“Per dimenticare” degli Zero Assoluto sta scalando la classifica di Spotify a 16 anni dall’uscita: cerchiamo di scoprire perché
Quella che stiamo vivendo è un’estate che, dopo tanti anni, non avrà un vero e proprio tormentone. Ci sono sì delle canzoni di buon successo (su tutte “A me mi piace” di Alfa con la partecipazione di Manu Chao, “Serenata” della coppia formata da Serena Brancale e Alessandra Amoroso e “Che gusto c’è” di Fabri Fibra e Tredici Pietro), ma tutte molto al di sotto delle hit degli anni passati. A rivelarlo è anche l’evidente crollo del bacino di ascoltatori registrato da Spotify: se nel 2024 servivano tra i 700 e gli 800 mila ascolti giornalieri per raggiungere il primo posto in classifica, oggi bastano i poco più di 300 mila raccolti da “Dèsolèe” di Anna. E, in questa cornice che vede i numeri più che dimezzati, a prendersi, sorprendentemente, la scena sono gli Zero Assoluto con una canzone uscita addirittura sedici anni fa, “Per dimenticare”.
Indice dei contenuti
Nella classifica Spotify di ieri, martedì 22 luglio, si è spinta fino al 24esimo posto
Il duo romano, grazie anche a una certa viralità su TikTok, continua a scalare la classifica della piattaforma svedese e, nella giornata di ieri, martedì 22 luglio, si è spinto fino al 24esimo posto con 135 mila stream, mettendosi alle spalle tanti “wanna-be” tormentoni come “Sto bene al mare” di Marco Mengoni, Rkomi e Sayf (35esimi), “Pronto come va” dei The Kolors (40esimi), “Mi ami mi odi” di Elodie (56esima), “Chill” di Ghali (58esimo), “Maledetta rabbia” di Blanco (66esimo) e “Perfect” di Carl Brave e Sarah Toscano (73esimi).
E non è finita qui, perché “Per dimenticare” sta, inoltre, travolgendo degli assoluti protagonisti dello streaming negli ultimi anni, come la coppia flop dell’estate formata da Rose Villain e Tony Effe (bassissimi al 119esimo posto con “Victoria’s secret”) e il sottotono Tananai (fermo al 121esimo con “Bella Madonnina”), ma anche i nuovi singoli di tanti freschi protagonisti di Sanremo, come Rocco Hunt e Noemi (deludenti al 127esimo posto con “Oh ma”) e Giorgia (lontanissima dal confermare il successo de “La cura per me” con il 183esimo posto de “L’unica“), per non parlare dei Coma Cose e di Sarah Toscano (stavolta in chiave solista con “Taki“), addirittura fuori dalla classifica.
Il quadro è chiaro: il castello di carte delle ricette studiate a tavolino dallo stesso giro di autori che scrive per tutti i nomi mainstream dell’oggi sembra stia cadendo, il pubblico è assuefatto dall’ossessione del tormentone a tutti i costi sviluppatasi negli ultimi anni e sta iniziando a cercare nuove soluzioni.
Successo di proposte diverse dalla classica hit estiva e riscoperta del passato
La dimostrazione è nel successo di ballatone come “Amor” di Achille Lauro e “Bella davvero” di Ultimo (ancora ai piedi della Top20 nonostante siano state pubblicate ad aprile), degli sperimentali Cesare Cremonini ed Elisa (16esimi con “Nonostante tutto”) e delle vibes anni 2000 dei Pinguini Tattici Nucleari con Max Pezzali (settimi con “Bottiglie vuote”). Tutte canzoni lontane dal concetto abusato di hit estiva degli ultimi anni e che vanno a formare una proposta più vicina alle estati del passato e all’epoca del Festivalbar, quando c’erano sì i classici tormentoni come “Tre parole” di Valeria Rossi, ma c’era anche “Infinito” di Raf.
Una sorta di ribellione a un mercato diventato ormai troppo prevedibile e plastificato che si riflette anche nella volontà, da parte del pubblico, di riscoprire il passato ed è proprio quello che sta succedendo agli Zero Assoluto. Pubblicata a inizio maggio 2009, “Per dimenticare” è diventata, in breve tempo, uno dei tormentoni di quell’estate nonché una delle canzoni più vendute dell’anno. Con il suo testo che vede al centro un protagonista invitato al matrimonio di una ex-fidanzata che declina l’invito perché ancora innamorato di lei, sa parlare sia ai giovani dell’epoca che a quelli di oggi, dimostrandosi una proposta in grado di oltrepassare i confini generazionali e diventare ormai un cult.
I numeri di “Per dimenticare” di oggi sono un segno di nostalgia verso un’epoca diversa
Una canzone sì leggera, spensierata, che non vuole prendersi troppo sul serio, ma lontanissima dal concetto di canzone leggera dell’oggi. “Per dimenticare” è, infatti, una proposta fortemente identitaria e personale, un manifesto del mondo Zero Assoluto che ha fatto da precursore a quella che sarebbe poi stata la rivoluzione indie-pop avvenuta nel 2016. Non deve il suo successo nell’essere un copia-incolla o nell’aver replicato una strada già vista e rivista, ma ne ha tracciata una sua ed è questo a cui deve la ritrovata linfa dell’oggi.
“Per dimenticare” è, semplicemente, figlia di un’epoca diversa, in cui le canzoni diventavano tormentoni e non venivano costruite per esserlo e oggi stiamo tornando ad ascoltarla perché, mai come quest’anno, abbiamo capito che dalle hit estive di oggi ci manca proprio ciò che contraddistingueva le canzoni come questa: la genuinità.
Lascia un commento