Recensione di “Come hai sempre fatto“, il nuovo singolo dei Modà estratto dall’album “8 canzoni“
I Modà sono quanto di più lontano dalla piatta e omologata attualità discografica e questo è sì un dato di fatto per la loro scelta di portare avanti un’idea di musica suonata e alla ricerca sempre più spiccata del contenuto, ma anche, e soprattutto, uno dei migliori complimenti che si possa fare alla band milanese. Perché loro sono orgogliosi nell’esserlo e questo orgoglio si riflette tutto nella scelta di lanciare proprio in questi giorni, in mezzo alla solita giungla di tormentoni, il nuovo singolo “Come hai sempre fatto“, un brano che, con la sua intensa riflessione sugli alti e bassi della vita e sulla forza di rialzarsi nei momenti di maggior difficoltà, viaggia controcorrente rispetto a tutto ciò che sembra obbligatorio proporre nel periodo estivo.
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Il focus sul racconto
“Come hai sempre fatto” arriva come quarto estratto dall’ultimo album della band capitanata da Kekko Silvestre, “8 canzoni” (di cui qui una nostra recensione), dopo “Lasciami“, “Il foglietto col tuo nome” e “Non ti dimentico” e, anch’essa, si rivela una strategia distante anni luce dai meccanismi discografici dell’oggi, piegati alle dinamiche di Spotify che obbligano gli artisti alla continua pubblicazione di nuovi inediti per poter essere inseriti nelle playlist editoriali portando, così, i dischi ad essere accantonati già dopo la pubblicazione di un solo singolo.
I Modà, invece, si svincolano da queste costrizioni con un modus operandi che non scende a compromessi con le piattaforme e trova il proprio focus nel racconto: si sono presi lo spazio per un progetto iniziato oltre due anni fa, dando così tutto il tempo necessario al loro pubblico per conoscere, assorbire e cogliere ogni dettaglio di queste canzoni importanti, profonde, non da ascolto facile e spesso legate da un filo.
Testo di grande ispirazione autorale ed emotiva
Non risulta, infatti, difficile trovare una connessione tra i primi due singoli che hanno lanciato il progetto e “Come hai sempre fatto“: se in “Lasciami” Kekko Silvestre affrontava il tema della depressione che l’ha colpito e ne “Il foglietto col tuo nome” raccontava i primi momenti di un malessere che l’ha portato a riempire di rimpianti la soffitta al centro del testo, oggi la narrazione si sposta sul coraggio nel trovare la propria rinascita.
“Come hai sempre fatto” profuma di vita vera in un testo di grande ispirazione autorale ed emotiva che riassume tutto ciò che è successo al cantautore milanese negli ultimi anni, dagli alti e bassi che contraddistinguono la carriera di ogni artista e che, all’inizio, si accettano con fatica (“Son morto così tante volte e non l’ho mai accettato, ho curato le ferite solo con il tempo“) alle difficoltà personali affrontate prima con timore e poi con la calma necessaria per affrontare un percorso di risalita (“Ho capito la paura quanto può aiutare, la pazienza è una pistola che non può sparare, ma che può servire ad essere migliore“), fino alle delusioni subite da addetti ai lavori che lo stavano portando al pensiero di ritirarsi dalle scene (“E ridon tutti quanti, ridono di te, non sanno cosa stai passando dentro il tuo silenzio“).
Canzone che arriva al momento giusto per il percorso dei Modà
L’arrangiamento delicato nelle strofe e spintissimo verso il rock nel ritornello, esattamente come la voce di Kekko inizialmente carezzevole e in chiusura veemente, segue fedelmente il saliscendi emotivo di un testo prima sofferto e poi incoraggiante quando trova il sollievo definitivo che rende possibile la ripartenza. “Se non vuoi farlo per te stesso devi farlo almeno per l’amore di chi ha sempre dato tutto“: è la vicinanza della famiglia, della propria band e del pubblico, e il senso di responsabilità nei loro confronti, ad aver spinto l’artista ad abbandonare quel silenzio in cui aveva deciso di rifugiarsi, pur abbattuto e sconfortato.
“Come hai sempre fatto” arriva forse non nel periodo più adatto per il mercato musicale ma in quello che è, indubbiamente, il momento perfetto per il percorso dei Modà e, in fondo, è questo che deve fare un vero artista: rappresentare sé stesso e rispettare la propria storia, senza farsi influenzare da ciò che lo circonda. E oggi, a pochi giorni dall’avvenuto ritorno a San Siro che sa quanto mai di rinascita, è proprio l’occasione giusta per cantare “rialza quella testa e guarda con orgoglio il mondo come stai facendo, come hai sempre fatto“.
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