In “Primo” Clara canta le contraddizioni dei giovani, tra mancanze e sogni – RECENSIONE

Clara

Dopo le esperienze di Mare Fuori e Sanremo, Clara si afferma come stella nascente del pop italiano, nel suo primo album in studio

È uscito il 16 febbraio il primo album in studio di Clara, la vincitrice di Sanremo Giovani 2023, a seguito della sua partecipazione al Festival di Sanremo nella categoria Big, dove si è classificata ventiquattresima. Il titolo è appunto “Primo” e contiene dieci tracce, di cui cinque già edite in precedenza. L’uscita di questo suo primo capitolo musicale sarà anche l’occasione che darà il via, a marzo, al “Pr1mo Tour”, che toccherà i club di sei città italiane (qui per le date e l’acquisto dei biglietti). Di seguito la nostra recensione. 

Il manifesto di una gioventù divisa tra speranze e fallimenti

L’album della giovane artista varesotta si apre con due brani che vogliono rappresentare dei veri e propri inni per una generazione talvolta smarrita (“Siamo l’acqua ma sporca, con una bussola rotta senza direzioni” canta nella prima traccia), altre più consapevole del proprio valore (“Non saremo mai quello che poi ti aspetti, oro nei fallimenti” è ciò che la cantante afferma nel brano sanremese).

Se nella colonna sonora della quarta stagione della fortunata serie Mare fuori, “Ragazzi fuori, Clara dimostra una grande intensità, anche grazie alla composizione di Stefano Lentini, già compositore della colonna sonora di tutte le stagioni della sopracitata serie tv, con “Diamanti grezzi” la cantautrice offre ai suoi ascoltatori una produzione più martellante e radiofonica. In “C’est la vie” invece il ritmo si fa ancora più incalzante, continuando sul filone del racconto di giovani che hanno dovuto scendere a compromessi tra sogni e realtà (“Non chiedo scusa per tutte le volte che sognavo da sopra quel banco”).

Un racconto di mancanze e incomunicabilità 

In metà dell’album d’esordio della cantautrice è senza dubbio preponderante una riflessione sulle mancanze date e ricevute, all’interno di relazioni difficili e piene di interrogativi. In “Cicatrice” le mancanze sono verso di sé, a causa del confronto con gli altri (“Ed ero piccola come gli altri che erano meglio di me”), mentre in “Soldi, amore” Clara fa proprio il linguaggio della trap, parlando di dinero, soldi e Vuitton, ma in aperta critica a una relazione, che vede una dicotomia importante, già espressa nel titolo del brano. Clara qui racconta infatti di tutti quei rapporti dove le ambizioni portano a trascurare gli affetti (“Toxic, toxic un po’ come Britney, pensi a farne troppi, ma non pensi a me”).

È con “Sogni di carta” che però la cantautrice dà la sua migliore prova di scrittura, da un lato raccontando la difficoltà nel chiudere una relazione, quando si è ancora alla perenne ricerca di una propria dimensione (“Perché ancora non so dire addio, mani nelle tasche, cerco qualcosa di mio, l’aria è pesante”), dall’altro parlando della volontà di restare come antidoto al senso di sconfitta inferto dalla fine di un amore o di un’amicizia (“Corro, corro come una gara, vince nessuno, ma come in amore non fugge chi vuole vincere”).

È con “Storie di rose appassite” però che Clara sottolinea al meglio come le difficoltà di comunicazione possano minare la profondità di una connessione (“Forse non riesci a capire […] mille parole non salvano”). Nel brano già triplo disco di platino, “Origami all’alba” scritto col collega di Mare fuori, Matteo Paolillo, proprio in occasione della terza stagione della serie, invece si fanno i conti con l’incapacità di chiedere all’altro di restare davanti alle difficoltà (“Non tornare ancora anche se son distrutta”) e con l’ineluttabile convinzione che prima o poi, la parola fine vada sempre scritta (“Ci sarà un nuovo tramonto per ogni cosa che ho, col tempo se ne va”).

Il rapporto difficile col padre e la gratitudine verso la figura materna

Due brani del disco raccontano invece in modo più intimo la storia familiare di Clara. “Aquiloni” è l’unico brano di cui la cantante non figura come coautrice ma nonostante ciò, come affermato in una recente intervista per TV Sorrisi e Canzoni, questo è il suo pezzo preferito. Qui l’artista si rivolge alla madre, divisa tra la nostalgia di lei (“Senza te sono come un disegno a cui manca il contorno”) e l’inevitabilità di dover affrontare un percorso di crescita che la porta lontana da casa.

Ma è in “Boulevard” (brano con cui ha vinto Sanremo Giovani 2023) che, coadiuvata dalla penna dell’ormai affermato autore Daniele Magro, Clara si mette più a nudo, raccontando la mancanza più grande della sua vita, di cui in passato aveva solo accennato, durante un’intervista per Vanity Fair. Il difficile rapporto col padre è il tema portante del brano, dove però ancora una volta si rivolge con gratitudine alla madre (“Sei stata da sola sia padre che scuola”), alla quale attribuisce un ruolo salvifico nel suo personale percorso di vita (“Sarà che nessuno si salva da solo”). 

In conclusione

Il disco rappresenta per l’artista un ottimo esordio. Vengono messe in luce infatti buonissime capacità nel costruire una narrazione coerente, tra autobiografia e capacità di fare da specchio alla propria generazione. I brani presenti nel disco vedono inoltre una sapiente contaminazione tra trap e dance-pop. Questa è una buona prova di versatilità, in un panorama musicale che ormai richiede di essere trasformisti, senza perdere la propria cifra stilistica. Peccato non aver trovato spazio anche per “Un milione di notti” il brano pubblicato a ottobre in feat. con Mr Rain, già certificato disco d’oro, che ben si sarebbe inserito nel racconto di amori resi incerti a causa delle difficoltà comunicative. 

Miglior traccia: Sogni di carta 

Voto complessivo: 7½/10

Tracklist e stelline 
  1. Ragazzi fuori ★★★★★★★★☆☆
    [Clara, Alessandro La Cava, Stefano Lentini, Vincenzo Centrella]
  2. Diamanti grezzi ★★★★★★★★½☆☆
    [Clara, Alessandro La Cava – Clara, Alessandro La Cava, Katoo, Francesco Micarelli]
  3. Cicatrice ★★★★★★★☆☆☆
    [Clara Soccini – JVLI]
  4. C’est la vie ★★★★★★★½☆☆☆
    [Clara, Jacopo Ettorre, Luca Di Blasi, Luca Ghiazzi]
  5. Soldi, amore ★★★★★★½☆☆☆☆
    [Clara, Alessandro La Cava, Vincenzo Centrella – Alessandro La Cava, Vincenzo Centrella]
  6. Aquiloni ★★★★★★★★☆☆
    [Jacopo Rossetto, Leo Einaudi]
  7. Sogni di carta ★★★★★★★★½☆☆
    [Clara, Gianmarco Grande, Riccardo Schiara]
  8. Storie di rose appassite ★★★★★★½☆☆☆☆
    [Clara, Alessandro La Cava, Simone Capurro]
  9. Boulevard ★★★★★★★★☆☆
    [Clara, Daniele Magro – Daniele Magro]
  10. Origami all’alba (con Matteo Paolillo e Lolloflow) ★★★★★★★½☆☆☆
    [Clara, Matteo Paolillo – Lorenzo Gennaro]
Insegnante e milanese d'adozione dai tempi dell'università. Nel tempo libero mi dedico alle mie due più grandi passioni: concerti e viaggi. Mi definisco memoria storica dei talent e music show italiani: Amici, X Factor e Sanremo non hanno segreti per me
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