Pagelle Nuovi Singoli, settimana 39 del 2024: Brunori Sas canta il reale, Emma suona urban

Pagelle Nuovi Singoli

LIVELLO ARANCIONE:

  • IMMAGINA – Fudasca, Francesca Michielin, Tredici Pietro e Mecna

E’ una collaborazione che stupisce ma che ben si inserisce nel percorso coerente d’evoluzione di ciascuno degli artisti coinvolti. Fudasca coglie l’occasione per produrre in prima persona un pezzo importante per l’opportunità mediatica di cui gode. La parte narrativa del pezzo viene retta, di fatto, da Mecna che canta con la sua profondità timbrica le prime due strofe intervallate da un inciso intonata dalla voce della cantante di Bassano del Grappo realizzando un vero volta-pagina tra le due diverse parti. Nello stesso schema s’inserisce, poi, anche un rap piuttosto leggero di Tredici Pietro prima di dare occasione alla Michielin di concludere con una coda tutta personalizzata. Il mix è giusto, poco, invece, lo spazio lasciato a ciascuno all’interno di una canzone fin troppo affollata. VOTO: 6

  • MALE DA VENDERE – Lazza

Non è stato sufficiente il featuring illustro con Laura Pausini su Zeri in più (Locura)a lanciare il nuovo album d’inediti per cui Lazza ha scelto di finire in radio con un brano in solitaria che potesse meglio rappresentare le ambizioni del suo progetto. La produzione viene affidata a Miles che gioca sulla parte ritmica esaltando la voce di Lazza su cui finiscono i soliti strumenti distorsivi senza, tuttavia, snaturarne il suono. “Sembra che fare successo renda solo più colpevole e ti guardano diverso come avessi un brutto demone” dice Lazza rispettando l’intento narrativo dell’intero progetto. Apprezzabile la scelta di raccontare qualcosa. Il suono rende il ritornello facile da cantare, meno le strofe. VOTO: 6+

  • HANGOVER – Emma e Baby Gang

Continua lo svecchiamento musicale di Emma che, per rilanciare l’album Souvenircon l’aggiunta di alcuni contenuti inediti, sceglie il duetto con Baby Gang. Dopo gli ultimi mesi che l’hanno vista al fianco di Tony Effe, Takagi & Ketra, Fabri Fibra e Lazza, la cantante salentina continua a sperimentare le contaminazioni con il mondo trap per suonare più urbana che mai. C’è da dire che in questa occasione il più grande sforzo di adattamento viene compiuto dall’artista ospite che si riduce al cantare una strofa e a supportare un ritornello che, di fatto, suona sufficientemente pop nelle intenzioni. Emma canta come sempre i sentimenti (affidandosi questa volta anche alla penna di Olly) sfruttando la produzione fresca di JVLI. Manca la dinamica dei suoi brani migliori ma è sicuramente un pezzo coerente con il progetto. VOTO: 6,5

  • A COSA SERVE L’ESTATE – Svegliaginevra e Leo Gassmann

Accoppiata inedita quella formata da Svegliaginevra e Leo Gassmann che si affidano alla firma e alla produzione di Riccardo Zanotti, leader dei Pinguini Tattici Nucleari. Se Ginevra collabora anche alla fase di scrittura, il figlio d’arte, invece, prosegue il suo percorso da interprete trovando la conferma del suo producer. Il risultato è un pezzo leggero che racconta la malinconia per la leggerezza di un’estate che è ormai alle spalle ma che ha lasciato in eredità quella nostalgia per una storia finita. VOTO: 6/7

  • HEY – Pierdavide Carone

Torna con questo nuovo singolo inedito il cantautore pugliese figlio di ‘Amici 10’. La forma scelta è quella di una ballad pop che sfrutta aperture quasi oniriche per raccontare di una storia fatta da “due che come cambia il vento, cambiano, siamo noi”. La scelta compositiva risulta essere inedita per la carriera autorale di Carone che rimane perfettamente collocato sulla scia di un cantautorato figlio dei grandi maestri del passato ma che, contemporaneamente, sa lavorare sull’alveo della contemporaneità sotto il versante del suono e della ricerca produttiva. Un brano che sa raccontare una relazione a due pur senza cercare il ritornello facile da canticchiare. VOTO: 7-

Direttore editoriale e fondatore di "Libera la Musica" dal 2024 dopo essere stato per 12 anni alla guida di uno dei principali siti d'informazione e critica musicale. Amante del pop, delle belle voci, della nostalgia e del mondo andato fatto di classe, divismo, qualità e canto. Non rinnego il futuro, lo incoraggio ad essere migliore non cancellando il passato.
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