Giorgia torna finalmente con “Niente di male” – Testo, audio e significato

Giorgia

Il testo integrale del singolo del ritorno per la cantante romana

Niente di male”, proprio per questo suo arrivare ad un lungo tempo di distanza dall’ultimo inedito, è una canzone particolarmente significativa per Giorgia. In questo modo il brano rilancia l’attività discografica dell’artista verso un progetto che sappia rilanciare stilisticamente il suo percorso. A firmare la canzone sono Mara Sattei, Alessandro La Cava, Federica Abbate, Nicola Lazzarin, Jacopo Pio Porporino e Nicola Lazzarin.

Niente di male | Significato

Per il suo ritorno Giorgia si affida ad uno scrivere cadenzato che, nelle strofe, la porta ad un cantato serrato che la avvicina al mondo di riferimento urban di Mara Sattei anche se difficilmente ci si sarebbe immaginati di sentire la voce della Todrani così stretta tra i fiati delle parole. In linea con quanto sperimentato nell’ultimo progetto, invece, Giorgia insiste su questa linea guardando un pop attuale seppur di classe.

“Niente di male” è un brano che racconta di un amore da viversi senza l’ansia del tempo e del “dover fare”. Il messaggio è quello di imparare dalla realtà e accettare anche il fatto che il cuore, a volte, possa avere la necessità di guardare al non pianificato e all’inatteso con serenità.

Niente di male | Audio

Niente di male | Testo

Fogli di carta nella polvere ritrovo
non ho mai finto di amare troppo, neanche poco
non ho mai vinto neanche una volta in questo gioco
contro di me

E se domani io sarò altrove perchè la vita
mi ha resa forte come un gigante
e con fatica
tu dove sei in questa mia salita

Vorrei farlo sopra un pianoforte
davanti a questa gente sai trovo risposte
è solo un modo per cercare Dio
per far capire che dentro il riflesso tuo ci sono anch’io

E infondo non c’è niente di male
se ogni giorno ci sembra uguale
dove finisco io, inizi te
ma finiamo sempre per litigare
quanto basta
perchè il cielo in una stanza
ci sembrava più grande di un monolocale
è strano ma per te ho imparato ad accettare
anche l’effetto collaterale

Rose nel giardino mi sorprendo
e quando il tempo passa io sto meglio
e vedo luci fuori campo e tutto d’un tratto mi risveglio
sono sola di notte
la luna abbraccia il sole che sorge
e perdo tutto io
non ho mai, mai, mai
giuro mai, mai, mai
dormito pensando che

Vorrei farlo sopra un pianoforte
davanti a questa gente sai trovo risposte
è solo un modo per cercare Dio
per far capire che dentro il riflesso tuo ci sono anch’io

E infondo non c’è niente di male
se ogni giorno ci sembra uguale
dove finisco io, inizi te
ma finiamo sempre per litigare
quanto basta
perchè il cielo in una stanza
ci sembrava più grande di un monolocale
è strano ma per te ho imparato ad accettare
anche l’effetto collaterale

Quando si ama solo per abitudine
è come fare il più grande crimine
cercavo uno specchio per somigliare alla tua immagine
cercavo il tuo sguardo così da colmare il silenzio

Ma infondo non c’è niente di male
se ogni giorno ci sembra uguale
dove finisco io, inizi te
ma finiamo sempre per litigare
quanto basta
perchè il cielo in una stanza
ci sembrava più grande di un monolocale
è strano ma per te ho imparato ad accettare
anche l’effetto collaterale

Direttore editoriale e fondatore di "Libera la Musica" dal 2024 dopo essere stato per 12 anni alla guida di uno dei principali siti d'informazione e critica musicale. Amante del pop, delle belle voci, della nostalgia e del mondo andato fatto di classe, divismo, qualità e canto. Non rinnego il futuro, lo incoraggio ad essere migliore non cancellando il passato.
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