Sanremo 2025, promossi e bocciati tra i cantanti a due mesi dal Festival

RIMANDATI:
  • Elodie. La reginetta che aveva aperto il varco del nuovo pop italico ne è stata in qualche modo risucchiata. Stanca di melodie facili e di prove vocali poco significative, Elodie ha scelto una canzone coraggiosa come Dimenticarsi alle 7” che aveva in sè il potenziale di mostrarne le doti interpretative e vocali oltre che la possibilità di mostrare una maturità artistica rispetto ai tormentoni recenti. Il pubblico, però, la segue soltanto fino ad un certo punto e la fu reginetta del pop, già da tempo privata della sua corona, esce dall’Ariston con al massimo il titolo di contessa. Che è meglio di niente ma che non è all’altezza dei fasti conosciuti un tempo.
  • Gaia. Chiamo io chiami tu” è una hit. Lo si era capito fin dal primo ascolto che ha aperto la prima serata della kermesse. Per la detentrice del titolo di tormentone estivo del 2024, però, ci si sarebbe aspettati di più dell’ultimo posto al televoto. E’ l’evidente segno che i tormentoni possono anche funzionare ma che non contribuiscono a formare alcuna fanbase permanente.

  • Joan Thiele. Arrivata al Festival da perfetta sconosciuta per il grandissimo pubblico è riuscita, in realtà, a ritagliarsi il suo spazio fatto di eleganza e classe con una Eco” che la esalta, la rispecchia e la rappresenta alla perfezione. Non farà grandi numeri ma Joan ha sfruttato al meglio la vetrina per attirare un pubblico lontano dal mainstream.
  • Marcella Bella. Al Festival la sua “Pelle diamante” non ha impressionato troppo rischiando, anzi, di salire alle cronache come una canzone oggettivamente troppo brutta e fanciullesca per la voce di ‘Montagne verdi’. La svolta virale che, invece, ha supportato il brano nel post- Sanremo ha permesso a Marcella di salvarsi in calcio d’angolo trovando, almeno, il favore dei social e delle parodie.
  • Modà. Complicato dai fattori fisici del frontman Kekko Silvestre, il Sanremo dei Modà è stato più che dignitoso e perfettamente in linea con la loro immagine e la loro musica. Non ti dimentico” non si sposta nemmeno di un centimetro del pop “alla Modà” ma è piaciuta ai fan proprio per questo. D’altronde, per riempire un San Siro celebrativo questo occorreva.
  • Noemi. Se t’innamori muori” è oggettivamente una della ballad più belle di questa edizione del Festival e Noemi una delle voci più belle ed iconiche tra quelle ascoltate quest’anno in un’annata piuttosto traballante dal punto di vista vocale. Da ormai diverso tempo, però, la rossa non riesce ad essere supportata adeguatamente a Sanremo piazzandosi sempre in una media posizione della classifica finale e in quella delle vendite e dei riscontri. La canzone, però, diventerà un classico.

  • Rose Villain. Il 2024 era stato il suo anno e, siccome l’appetito vien mangiando, si è pensato che il 2025 potesse essere addirittura meglio. La realtà, però, è che Fuorilegge” non è “Click boom!” e che non si vedono all’orizzonte altre possibili hit sulla scia di “Come un tuono”. In tutto questo si aggiunge l’annuncio di joint album con Guè per il 2026. Per la serie: ci piace l’originalità. Ma il pubblico apprezza la novità più che il ripetersi fortunatamente.
  • Sarah Toscano. L’ultima, giovane, vincitrice di ‘Amici di Maria de Filippi’ si è presentata al Festival con una Amarcord” scartata da Elettra Lamborghini che è riuscita, tuttavia, a far propria ed esaltare. La sua voce liscia ben si è adattata ad un pop contemporaneo senza pretese conquistando il favore degli amanti del genere con disinvoltura e semplicità.
  • Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento. Il terzetto urban-rap riporta le proprie origini in scena per un debutto collettivo a Sanremo che, volutamente, tiene in ombra la portata del nome di Guè per lasciare il giusto spazio ai suoi compagni e per non condizionarne troppo l’immagine. Il risultato è coerente e soddisfacente anche per i puristi del genere guadagnando il favore di pubblico e critica senza, tuttavia, puntare a numeri indicibili.
  • The Kolors. Nuovo Sanremo e nuovo tormentone per Stash e compagni che puntavano su questo Sanremo 2025 e la loro Tu con chi fai l’amore per lanciare il loro primo tour nei palazzetti. Come per Elodie e Gaia, però, il tormentone non fa primavera e la fanbase latita al punto da dover annullare già tutti i programmi fatti per riconvertirli in qualche concerto estivo nelle piazze.

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Direttore editoriale e fondatore di "Libera la Musica" dal 2024 dopo essere stato per 12 anni alla guida di uno dei principali siti d'informazione e critica musicale. Amante del pop, delle belle voci, della nostalgia e del mondo andato fatto di classe, divismo, qualità e canto. Non rinnego il futuro, lo incoraggio ad essere migliore non cancellando il passato.
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