Pagelle Nuovi Singoli, settimana 38 del 2024: Lazza non sfrutta Laura Pausini, Chiara la più brava

Pagelle Nuovi Singoli

LIVELLO ARANCIONE:

  • LINGERIE – Petit

L’ex Amici di Maria de Filippi torna a proporsi con un nuovo singolo, il primo post-talent, per trovare la propria definitiva collocazione sullo scenario discografico. La ricetta è quella seguita fin qui: un pop-street-urban che sfrutta il cantato melodico in napoletano che crea una commistione reale, attuale e spendibile nel mercato di oggi giorno. Il pezzo, come si dice in gergo, suona dotandosi di un buon flow e di un suono azzeccato che lo rende gradevole all’ascolto. Peccato una conclusione affrettata ancora prima dei due minuti e mezzo che ne fanno, di fatto, una chiusura fin troppo anticipata. VOTO: 6+

  • ZERI IN PIU’ (LOCURA) – Lazza e Laura Pausini

La cosa strana di questo duetto è il coinvolgimento di Laura Pausini seppur minimale. La popstar italiana per eccellenza scende in campo in una collaborazione italica (evento già di per sé piuttosto rara) e lo fa, per la prima, affiancando un rapper (genere per cui non ha mai nascosto di non nutrire eccessivo apprezzamento). Lazza ha i suoi meriti ma, la canzone, di fatto, non valorizza il privilegio di avere una voce così importante (e rara nei feat). L’apertura spetta a Laura che canta una strofa che richiama diversi altri pezzi, poi Lazza si racconta facendo leva sui lati bui del successo e della vita sotto i riflettori. Zeri in più (Locura)suona bene e si inserisce coerentemente nel percorso di Lazza e nel genere di riferimento. Convince meno, molto meno, l’idea di un feat così esclusivo sfruttato meno di quanto avrebbe potuto ma sono scelte… VOTO: 6.5

  • ROMANTICO MA MUORI – Pinguini Tattici Nucleari

Mancavano da qualche tempo Riccardo Zanotti e compagni ed ora è oggettivamente arrivato il momento di tornare a scaldare i motori in vista del nuovo tour negli stadi per l’estate 2025. Romantico ma muori, di fatto, non rappresenta una sorpresa sotto nessun punto di vista confermando quello che la band bergamasca propone già da diverso tempo con continuità e successo. D’altronde, squadra che vince non si cambia. Proprio per questo Zanotti canta d’amore a due sfruttando immagini quotidiane a volte un po’ astruse ed irreali. Lo fa adottando un suono d’insieme che abbraccia il quadro del pop-rock contemporaneo realizzando un inciso che si fa cantare a tutta voce e che sarà perfetto per gli stadi. Tutto bello ma, alla lunga, i pezzi cominciano un po’ tutti ad assomigliarsi troppo. VOTO: 6.5

  • DI NUOVO TU – Chiara Galiazzo

Mancava da tanto (troppo) tempo la voce di Chiara Galiazzo su un progetto che fosse solo suo e di uno spessore a lei adatto. “Di nuovo tu” è il brano che, si spera, riapre il percorso della cantante veneta che qui si affida alle firme salde e sicure di Edwyn Roberts, Cheope e Stefano Marletta che le assicurano quella classe melodica che le appartiene da sempre nel cantato. Il testo e la produzione, invece, ricercano l’inserimento di elementi di contemporaneità che possano sposarsi con i nostri tempi e rimettere Chiara nelle condizioni di risultare credibile in questo mercato trasformato. La scelta è comprensibile anche se il risultato non è dei più esaltanti. Lei continua ad essere ancora troppo più brava di quanto siano belle le canzoni che canta. VOTO: 6/7

  • LEGGERA – Kimono

La fu ex Sofia Tornambene vincitrice di X-Factor torna a proporsi con questo nuovo singolo che lavora con efficacia per creare un rapporto positivo tra la sua voce e l’evoluzione della produzione. La giusta amalgama viene a perdersi soltanto per l’inciso dove la grazia della voce di Sofia risulta schiacciata dal suono troppo prevaricante nella ritmica per il raggiungimento di una certa dinamica. Piace, però, la strada intrapresa per una voce che merita la ricerca della giusta propria dimensione. VOTO: 7-

Direttore editoriale e fondatore di "Libera la Musica" dal 2024 dopo essere stato per 12 anni alla guida di uno dei principali siti d'informazione e critica musicale. Amante del pop, delle belle voci, della nostalgia e del mondo andato fatto di classe, divismo, qualità e canto. Non rinnego il futuro, lo incoraggio ad essere migliore non cancellando il passato.
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