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LIVELLO BLU:
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DALLA MIA PARTE – Francesco Gabbani
In attesa di vederlo all’opera dietro il tavolo di XFactor, Francesco pubblica il brano che ha dato il titolo al suo ultimo lavoro discografico pur rimanendo finora inedito. Per l’occasione il cantautore di Carrara torna a scrivere con Fabio Ilacqua trovando una canzone che sposa in toto la forma-canzone della ballata pop con l’apertura riservata ad un arpeggio di chitarra per aprire, poi, l’inciso con una strumentazione anche ritmica. Piace il fatto che Gabbani stia, passo dopo passo, recuperando l’immagine di una ballata pop ritenuta fino a poco tempo fa superata ed, invece, vero oggetto di desiderio del pubblico in questo momento storico. Piace l’utilizzo della vocalità che si rivela spesso sottile ma sempre marcata di una timbrica riconoscibile ed unica. Lo scrivere è di alto livello. Manca, forse, un gancio che renda tutto memorabile ma la canzone c’è. VOTO: 7+
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CUORE ROTTO – Tiziano Ferro
Si è tanto parlato di collaborazioni al nuovo ritorno di Tiziano Ferro ma il cantautore di Latina torna in solitaria e non solo nel cantato ma anche nello scrivere. “Cuore rotto” è completamente frutto della sua creatività e del suo sentire e lo si può avvertire in modo netto dall’ascolto di un testo estremamente personale e reale. Si racconta della fine di un amore o, meglio, “di un amore distrutto”. Il valore in più è dato dalla produzione curata da Marz, Zef e Marco Sonzini (alla prima occasione lavorativa con la voce di ‘Sere nere’). Dalla cura meticolosa dei suoni e dalla ricerca di un sound inedito rispetto alle ultime produzioni di Ferro passa la sua rinascita che lo riavvicina ai propri esordi pur mantenendone le distanze. La ritmica la fa da padrona con un continuo gioco di accenti e di assoli che si intervalla alla voce del nostro in perfetta forma. Un ritorno che sorprende e che, seppur racconti di un Tiziano inatteso sotto alcuni punti di vista, lascia la curiosità di seguirne i nuovi passi. VOTO: 8-
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PIAZZA SAN MARCO – Annalisa e Marco Mengoni
Si è fatta attendere questa uscita annunciata anzitempo quando sui social spopolò, quest’estate, le immagini del backstage del videoclip a Venezia. Inutile nascondere il fatto che le aspettative di questo incontro vocale erano alte, anzi altissime, fin dall’annuncio. Due delle migliori voci sul piano tecnico tra la generazione attualmente più voga si uniscono in una collaborazione pop che odora di classicità, di intensità e di sentimento. A scrivere sono entrambi ma il marchio è quello di Annalisa e del suo team. Marco s’inserisce, comunque, perfettamente e, anzi, riesce a dirottare il ritornello verso alcune delle sue composizioni già sperimentate per una linea melodica del cantato che, in alcuni tratti, ricorda alcuni suoi episodi già noti. La canzone, poi, si rivela per ciò che si aspettava: intensa, fondata su di un continuo crescendo che termina con un acuto ad intreccio che farà godere i fan del belcanto. Stavolta non si può dire che i due non mettano in mostra le proprie doti vocali. Peccato solo per il testo dove alcune immagini avrebbero potuto essere più soffuse, eteree e, quindi, elevate. E’ comunque la miglior cosa che ha cantato Annalisa nell’ultimo biennio e un gancio per riprendere la giusta strada anche per Mengoni dopo qualche esperimento discutibile. VOTO: 8
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