“Serenata per te” è il nuovo singolo dell’Orchestra Popolare del Saltarello – INTERVISTA

Orchestra popolare del Saltarello

Intervista all’Orchestra Popolare del Saltarello per presentare il nuovo singolo

C’è una tendenza, una nuova direzione musicale che è un misto di innovazione e tradizione, ce lo ha dimostrato Angelina Mango che ha trionfato all’ultimo Festival di Sanremo con una cumbia, un ballo, una musica che affonda le sue radici nella tradizione colombiana e che ora è pronta a calcare le scene europee. Ma andiamo oltre, oggi parliamo dell’Orchestra Popolare del Saltarello che lancia il nuovo singolo “Serenata per te”. Sento al telefono Danilo Di Paolonicola, ideatore del progetto che sta alla base dell’orchestra, compositore simbolo della fisarmonica nel mondo, nonché autore delle trascrizioni e delle elaborazioni.

Ciao Danilo, come stai? Intanto ti chiedo subito, per chi non lo sapesse, cos’è il Saltarello?

«Ciao Antonino, tutto bene, alle prese con il lancio del nostro secondo album “Abruzzo volume 2”, che esce otto anni dopo “Abruzzo volume 1”, dove abbiamo riscritto alcuni brani della tradizione abruzzese in chiave contemporanea, adeguando melodie e testo. Il Saltarello è un ballo abruzzese o meglio, un ballo diffuso in tutto l’Italia centrale, così come lo è la Taranta. Pensa che le prime tracce di questa musica risalgono al Rinascimento, durante il XIV secolo. Nello specifico di tratta di una musica con una ritmica ripetuta caratterizzata dalla velocità e che in cui la sequenza è “primo, primo, quarto, primo”!».

In un mondo musicale attuale in cui l’elettronica fa da padrona, è interessante ascoltare un brano come il vostro, ascoltare il modo in cui modulate la voce, la ricchezza dell’arrangiamento, un brano che sembra suonato live e, come si dice: buona la prima! Com’è stato scegliere la versione giusta inserire nell’album?

«Ti ringrazio, diciamo che fare bene della musica è molto difficile, il lavoro sul brano che ho scritto io per la parte musicale e il testo assieme con Dorian Rotilio, un talentuoso rapper aquilano, è iniziato l’anno scorso. Si crea un’idea, fatta una preproduzione abbiamo registrato le voci, si lavora su più tracce, si sceglie il suono che più si vuole creare, è un lavoro lento, per certi versi artigianale e appassionante».

Oggi lo avete rinnovato con “Serenata per te”, il vostro singolo disponibile sulle piattaforme streaming e in digitale. La canzone è stata prodotta dall’associazione culturale Interamnia World Music di Teramo, un progetto finanziato nell’ambito del PNNR dall’Unione Europea – next Generation EU e dal Ministero della Cultura.

«Sì, questa canzone è stata riscritta nel testo, il cuore della canzone è caratterizzo da “La partenza” che qui diventa “Serenata per te”. Nella versione originale – La partenza – il testo ha una visione maschilista che fortunatamente non ci piace più, parla di una sposa, di una promessa sposa, che abbandona la casa paterna per trasferirsi nella casa del futuro sposo. Nella nuova versione che infatti si intitola “Serenata per te” l’uomo dedica una serenata in una visione più romantica e meno patriarcale. Questo nuovo singolo è un dolce omaggio alla terra d’Abruzzo. Serenata per te è, come dicevo, un brano carico di romanticismo e fascino in grado di catturare l’essenza della musica popolare della nostra regione, che attraverso sonorità moderne e attuali fa rivivere nuovamente questa tradizione offrendo un’esperienza unica e coinvolgente».

In che modo farete ascoltare la vostra musica, quali sono i programmi per quest’estate?

«Mi fa piacere tu mi stia facendo questa domanda, l’anno scorso abbiamo accompagnato nella nostra regione, l’Abruzzo, Max Gazzè per il suo tour. L’anno scorso Max ha scelto le orchestre più eccellenti del nostro territorio nazionale per farsi accompagnare, regione per regione, nel suo tour. Quest’anno invece abbiamo noi il piacere di essere la sua orchestra per tutta l’estate, gireremo l’Italia in lungo e in largo, suoneremo il suo repertorio che è sempre stimolante e ricco di suoni».

Antonino Muscaglione, nasce a Palermo nel 1976. Da sempre appassionato di disegno, attento a dettagli, per altri, non rilevanti. "Less is more", avrebbe scoperto in seguito, diceva Mies Van Der Rohe. Consegue la Laurea in Architettura nella Facoltà d'Architettura della sua città. Vive in Lombardia, si divide fra progettazione architettonica e insegnamento. Denominatore comune delle sue attività è la musica, da sempre presente nella sua vita. Non può progettare senza ascoltare musica; non può insegnare senza usare la musica come strumento di aggregazione.
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