Tra dubbi e gran rifiuti prende forma il cast (deludente) di un Sanremo 2026 che torna a essere di (ri)lancio

Sanremo 2026

Carlo Conti è pronto ad annunciare il cast di Sanremo 2026 ma lo svelamento anticipato non è per evitare spoiler bensì per nomi che non ripagano un hype che non esplode

Tanto tuonò che piovve: domenica 30 novembre, al TG1 delle 13:30, Carlo Conti, facente funzione di direttore artistico del Festival di Sanremo 2026 per l’ultima annata del suo secondo mandato biennale all’Ariston, annuncerà i nomi che comporranno il cast. Cast che, a dirla tutta, doveva essere inizialmente di 26 artisti per comprimere tempi che il conduttore toscano aveva già compresso all’osso la scorsa annata annullando ogni respiro di show all’interno della gara. Ora, invece, si da già per assodato che i cantanti in gara torneranno ad essere almeno 28 ma, è probabile, si mantengano stabili anche a quota 30.

Il fuggi fuggi generale |

Trenta artisti come nel 2025, dunque. Ma meno candidature. Molte meno. Si mormora di circa 250 proposte contro le oltre 400 a cui si era stati abituati negli ultimi anni. Un calo dovuto a molti fattori. Alcuni naturali come i cicli discografici che non sempre possono corrispondere al momento del Festival. Altri, invece, giustificati da ragioni più profonde come l’insoddisfazione dei grandi nomi per un regolamento che non li tutela, per un clima meno festoso tenuto da Conti rispetto ai fasti di Amadues, per una ridotta capacità dell’attuale direttore artistico rispetto al predecessore di invogliare, convincere e coinvolgere anche i più restii, per la lunga incertezza avuta nei rapporti tra Rai e Comune di Sanremo che hanno fatto slittare in avanti i preparativi, per la sensazione che il 2026 sarà un anno di transizione, scarno di proposte valide e di artisti attesi che possano aumentare la visibilità dell’evento.

Ciò che è certo è che Carlo Conti diversi nomi importanti li ha contattati ma in molti, se non tutti, hanno declinato l’invito. Tiziano Ferro ha fatto sapere di non aver la canzone. Blanco Angelina Mango sono rimasti allungo nel limbo degli indecisi per motivi personali. Annalisa è finalmente certa di potercela fare anche senza il Festival. Alfa ha voglia di staccare dopo anni intensi. Fabrizio Moro, Irene Grandi, Carmen Consoli ed i Baustelle hanno criticato la concezione stessa del Festival e persino un veterano come Albano ha fatto sapere di non essere più interessato alla kermesse.

Il risultato finale |

Ad uscirne è un quadro veramente frastagliato (qui i nostri pronostici aggiornati continuamente) in cui, tra le comunque tante proposte ricevute, Carlo Conti ha potuto scegliere senza troppi paletti. Non avere nomi eccessivamente altisonanti nel cast ha permesso al direttore artistico di comporre il proprio puzzle senza dover rispettare l’obbligatorietà (o quasi) di considerare irrinunciabile questo o quell’artista più per la sua fama che per la canzone. L’equivalenza sostanziale tra un nome o l’altro, dunque, è alla base anche di pronostici meno delineati che in passato e di un’incertezza di fondo che regna in un toto-nomi piuttosto inaffidabile. Nessun particolare talento di Conti, Rai o discografia di tener taciuti i rumors che, come sempre ci sono stati. Ciò che, invece, è mancato è la deduzione logica del considerare certamente nel cast qualcuno anche semplicemente soltanto in virtù del proprio status.

Occorrerà attendere l’annuncio ufficiale per fornire un quadro complessivo ma, ad oggi, quanto emerge lascia l’idea di un Festival al risparmio con un cast privato dei grandi nomi (non per scelta, certo) e, invece, riempito di quelle personalità artistiche che per anni hanno fatto la fortuna di Sanremo ma che, necessariamente, oggi appaiono di seconda scelta per due motivi. In primis perchè le presenze di artisti considerati superbig negli ultimi anni aveva abituato il pubblico ad alti standard. In secondo luogo perchè molti degli artisti che (si pensa) saranno in gara in questo Sanremo 2026 saranno alla ricerca di un rilancio più che di un lancio. E, tra le due cose, c’è una certa sostanziale differenza.

Chi ci sarà |

Appare difficile spendere, dunque, la parola ‘certezza’ nella definizione di una lista di pronostici definitiva. Tuttavia, delle buone chance, le conservano un gruppo di artiste (si, donne, in primis) da cui si è partiti per dar forma al nuovo gruppo di concorrenti che andrà all’assalto del leone d’orato numero 76.

Torneranno in Riviera dopo ben 6 anni due habitué della kermesse negli anni ’10 e che, invece, nelle ultime edizioni avevano latitato (perlomeno in gara). Stiamo parlando ovviamente di Arisa Malika Ayane. Entrambe avevano gareggiato l’ultima volta nel 2021 (rispettivamente con ‘Potevi fare di più’ ‘Ti piace così’) andando, poi, incontro a diversi dinieghi negli anni successivi. Ora, entrambe, hanno un nuovo progetto discografico in lavorazione ed una nuova etichetta (indipendente) a sostenerle. Per la potentina si è presentato un pezzo dalla firma prestigiosa mentre, invece, la Ayane pare essersi decisa su una canzone classica firmata dal suo abituale team di collaboratori.

Al 2021 risale anche l’ultima partecipazione in gara di Ermal Meta. Anche lui arriva da anni difficili e ha bisogno di un rilancio in grande stile con una canzone che possa tornare a risultare un classico per le masse. A Sanremo ha già tentato di tornare senza successo sia lo scorso anno che durante la gestione Amadeus. Ora i tempi sono maturi, ci sarà. Manca, invece, dal 2019 Patty Pravo ma anche lei arriverà a Sanremo 2026 (per festeggiare i 60 anni di carriera) da “ripescata” della passata annata: la canzone prescelta è la stessa che lo scorso anno Conti scartò. Dallo scorso anno, invece, il bis lo farà Serena Brancale per la quale si è cercata la canzone giusta per mostrare una nuova faccia ma, contemporaneamente, assicurarle un consenso largo come il pop da classifica sa garantire.

Il versante cantautorale avrà tra i propri difensori Levante, con un disco d’inediti in lavorazione e di prossima pubblicazione, e Fulminacci, che all’esordio a Sanremo nel 2021 ben figurò ma che ora ha un tour nei palazzetti da riempire. La scommessa vera, però, è quella dell’accoppiata formata da Marco Masini e Fedez che lo scorso anno ben figurarono nella serata cover ma che, invece, è stato necessario convincere per veder insieme su un brano inedito. L’altro colpo importante, che anni fa avrebbe destato curiosità e ammirazione ma che ora rischia di non suscitare alcun clamore, è il debutto di Tommaso Paradiso, convinto (o obbligato) per cercare un rilancio mediatico di popolarità dopo stagioni di continui cali.

Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi… |

Nella schiera di nomi contattati o candidatisi (ma con dei dubbi) troviamo artisti interessanti ed importanti. Tra tutti un duo di donne (con proposte singole, s’intende) date per certe fin da subito ma che, in realtà, per motivi diversi appaiono meno sicure all’alba dell’annuncio. Parliamo di Emma Madame. Se la salentina ha gli Ippodromi da riempire, pare che abbia dei dubbi legati alla scelta della canzone e, in generale, alla convenienza di un ritorno al Festival. La veneta, invece, già lo scorso anno era data in rampa di lancio ma, poi, smentì. Quest’anno le canzoni ci sono, sono state fatte ascoltare ma Francesca rimane dubbiosa e, verosimilmente, potrebbe non aver mai dato la propria disponibilità alla partecipazione. Si deciderà all’ultimo dopo che Carlo Conti qualche telefonata ha dovuto spenderla.

Attenzione anche a California degli “ex” Coma_Cose. Al progetto del debutto da solista si lavora già da qualche mese ma, se inizialmente un interessamento al Festival sembrava scontato, pare ora che, anche in questo caso, esistano delle riserve. Da capire se il passo indietro rispetto alle intenzioni sia stato fatto dall’artista stessa che non si sente ancora pronta per giocarsi una carta così importante come la kermesse o dallo stesso Conti che ha reputato non adatto il pezzo. Con probabilità lei potrebbe, comunque, rimanere fuori.

Le giovani scommesse |

In un cast che ha così poche certezze e così poche colonne di solida esperienza, Carlo Conti dovrà necessariamente affidarsi anche alla quota di rischio dando degli spazi ad artisti giovani ed emergenti. Anche in questo contesto, tuttavia, l’operazione non appare scontata: il 2025 non ha regalato quelle nuove scommesse vinte anche al di fuori di Sanremo che, in altre annate, riempivano comunque le classifiche. Desiderata la presenza di Settembre, vincitore in carica delle Nuove Proposte, per dar continuità al lavoro fatto in precedenza, il conduttore toscano ha apprezzato la proposta congiunta di Maria Antonietta & Colombre. I due cantautori hanno un progetto discografico insieme già avviato da tempo e a Sanremo lo porterebbero a compimento. Piacciono alla critica e un certo tipo di pubblico potrebbe apprezzarli. Ci saranno salvo imprevisti.

L’altra importante e apprezzata scommessa è quella di Emma Nolde che alla commissione artistica ha sottoposto diverse proposte. Si sarebbe scelta la forma del duetto (almeno inizialmente) per tutelarne l’approdo tra i big e per accontentare anche un secondo artista. Allo scadere del tempo, però, i dubbi riaffiorano e non si esclude che, visto anche il buon riscontro dell’ultimo singolo “Quello che deve essere sarà”, si torni ad optare per la strada solista. Se duetto dovesse essere si è parlato di Motta ma più convintamente sarà Diodato ad accompagnarla. Anche per lui si è registrata una proposta solista che, però, Conti avrebbe trovato difficile da inserire nel percorso del cantautore al Festival.

Tra i nomi nuovi attenzione anche ad Eddie Brock, per il quale servirebbe, forse, ancora un po’ di tempo di maturazione di popolarità, e a Tredici Pietro, che nell’ultimo anno ha lavorato con attenzione. Anche se ha già debuttato la scorsa stagione in Riviera non si può certo considerare Sarah Toscano una veterana ed il ritorno in Riviera sarebbe propiziale per un nuovo passo di conferma nella costruzione della carriera.

I ritorni |

Tra le quote femminili di ritorno vorrebbe esserci Mara Sattei che, rispetto alla sua prima volta al Festival, avrebbe un pezzo firmato e prodotto da thasup (nel 2023 era di Damiano David) e una nuova casa discografica. Per lei le porte non sono spalancate ma la conta dei posti potrebbe favorirla. Altrettanto convinti di volerci essere sono, però, sia Mr.Rain che Sangiovanni: entrambi sono “creature” di Amadeus per quanto riguarda l’Ariston ed entrambi hanno convinto a metà. Il nome di Mr.Rain non ha entusiasmato la commissione mentre, invece, Sangiovanni con la sua storia di riscatto avrebbe potuto rappresentare qualcosa di interessante da portare in scena ma la canzone è risultata meno convincente del previsto. Certo, se ci fosse la possibilità di trattare la sua presenza con quella di qualche altro nome Sugar…

La generazione di mezzo |

La generazione dei non più giovanissimi ma nemmeno degli artisti più storici avrà, come sempre accade, i propri rappresentanti ma, anche questa volta come già negli ultimi anni, sarà ridotta all’osso. Il nome di Francesco Renga è stato spinto a dovere da Warner, sua nuova casa discografica, ma il nome non è più di primo pelo e deve scontare qualche passo falso fatto al Festival ultimamente. Per di più il nuovo progetto non è ancora ultimato. La candidatura di Nada (su invito), se andasse a buon fine, risolverebbe l’impaccio dando al cast un nome nuovo e una qualità sopraffina. Sullo sfondo rimane sempre il nome di Sal Da Vinci che al Festival tornerebbe con un anno di ritardo rispetto alle attese (e alle potenzialità) ma, anche in questo caso, la colpa sarebbe di Conti che nel 2025 lo escluse dai 30.

I veri big |

Per avere il nome importante in gara Carlo Conti si è dato da fare a proprio modo ma pare non esserci riuscito. Le possibilità sono appese ad un lumicino ma tutto può ancora essere. Tra tutti i nomi avanzati i più verosimili rimangono quelli di Elisa, che sta lavorando ad un album d’inediti da tanto (troppo) tempo e che assicurerebbe un’erede all’altezza della sorpresa che fu Giorgia la scorsa annata, e di Blanco, che inizialmente doveva essere della partita ma che, con il passare delle settimane, è sfumato sempre più a causa di motivi di salute ancora non del tutto risolti.

Si è tentato di convincere fino all’ultimo Tiziano Ferro andandoci anche davvero vicini ma il cantautore non ne vuole sapere e, soprattutto, non ha, tra le sue, una canzone all’altezza (come l’ultimo album testimonia). Angelina Mango pare ancora impreparata all’ondata di popolarità che il Festival comporta e vorrebbe andarci piano. Il vero asso nella manica è il nome di Alessandra Amoroso che la canzone (come gran parte della seconda tranche del suo ultimo album d’inediti) ce l’ha ma che risulta tutt’ora piuttosto indaffarata con la maternità. Convincerla è il vero fronte su cui si è lavorato.

Il resto |

Proprio per quanto detto in aperura esiste, poi, una quota di posti impronosticabili (o quasi) in cui sarebbe possibile trovare un nome piuttosto di un altro alquanto indifferentemente. Quote tra etichette, quote generazionali, quote di genere… tutto farà brodo per scegliere una proposta invece che l’altra. Noi qualche nome lo spariamo, così, sospettando o sapendo che la candidatura è stata avanzata ma non ci stupiremmo se, alla fine, invece di questi artisti fossero della partita altri con un peso specifico simile.

Sanremo 2026 | i nostri pronostici
  1. Arisa
  2. Carl Brave
  3. Eddie Brock
  4. Elettra Lamborghini
  5. Emma
  6. Emma Nolde (e Diodato?)
  7. Ermal Meta
  8. Fasta Animals and Slow Kids
  9. Fred de Palma
  10. Fulminacci
  11. La Nina
  12. Levante
  13. Luchè
  14. Malika Ayane
  15. Mara Sattei
  16. Marco Masini e Fedez
  17. Maria Antonietta e Colobre
  18. Mr.Rain
  19. Nada
  20. Patty Pravo
  21. Rkomi + ?
  22. Sal Da Vinci
  23. Sangiovanni
  24. Sarah Toscano
  25. Serena Brancale
  26. Settembre
  27. Tommaso Paradiso
  28. Tredici Pietro
  29. Venerus
  30. Zero Assoluto
Exit mobile version