La recensione del brano che segna il ritorno della voce di Loredana Errore
La rinascita passata dalla partecipazione ad ‘Ora o mai più’ (qui una nostra riflessione in merito) si concretizza attraverso l’inedito “In un abbraccio” per una Loredana Errore più che mai desiderosa di cantare e di scoprirsi attraverso canzoni che sappiano raccontarla e farla vivere anche agli occhi del pubblico. Per l’occasione, la voce di Agrigento incontra per la prima volta le firme prestigiose di Giuseppe Anastasi e Marco Colavecchio che, insieme alla produzione di Ames, la portano in un terreno musicale in parte inedito.
Messe da parte le tinte pop-rock che spesso Loredana ha sperimentato e fatte proprie nella costruzione del repertorio di riferimento, la scelta è, questa volta, quella di un terreno più delicato e vicino al mondo ballad. Un mondo che, almeno negli ideali principi, avrebbe il compito di esaltare le tinte più scure di una timbrica sempre riconoscibile e preziosa andando, poi, a spingere sul versante interpretativo, vero punto di forza e di originalità di un’artista come Loredana Errore.
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Una canzone che racconta di storie |
Tutte loro, e molte altre, risultano essere “quella moltiplicazione di attenzione, quella strana dipendenza dalle labbra e dalle delusione” che un testo semplice, lineare ma empaticamente forte costruisce nell’immaginario dell’ascoltatore tramite il valore interpretativo che ne viene offerto.
Il valore in più di una voce unica |
La linearità di un testo senza troppi fronzoli e di una melodia che saggiamente guarda al valore italico di una tradizione pop fatta di racconto e crescente progressività, non annulla, anzi amplifica, il talento interpretativo e la rarità timbrica di cui Loredana è dotata da sempre. “In un abbraccio” è l’ennesima dimostrazione di come la voce di Loredana Errore sappia far propria le canzoni guardandole e costruendole a proprio modo.
I suoi sali e scendi, i suoi accenti improvvisi, la volontà di sottolineare alcuni passaggi rispetto ad altri in modo palese e visibile mettono in evidenza come l’interprete siciliana possa calarsi in tante dimensione diverse conservando, tuttavia, il proprio marchio di fabbrica. Ciò che ne esce è l’ennesima prova emozionante, l’abbraccio che, è proprio il caso di dirlo, ci avvolge e ci consola con una voce preziosa e, soprattutto, con la capacità di dar forma concreta alle parole che canta attraverso un’interpretazione viscerale.
bellissimo articolo, complimenti ♥
Grande Ilario…..grande Loredana …unica grande voce….interprete magica….emozioni a palla….