Irama - Lentamente - Sanremo 2025

Irama presenta “Lentamente” in gara a Sanremo 2025

Il cantante anticipa come sarà la sua canzone in gara a Sanremo 2025

C’è grande attesa per la sesta partecipazione (la seconda consecutiva tra l’altro) al Festival di Sanremo di Irama che avrà luogo il prossimo febbraio 2025 grazie alla canzone inedita “Lentamente“. Il cantautore è tra i protagonisti più attesi del cast (qui) messo insieme da Carlo Conti per la settantacinquesima edizione della kermesse canora ligure.

La canzone che la voce di ‘Ovunque sarai’ porterà in scena sul palco del Teatro Ariston porta le firme di Blanco, Michelangelo e Giuseppe Colonnelli oltre che la propria. Michelangelo, tra l’altro, ha curato anche la produzione artistica dell’intero brano (qui tutti gli autori e i produttori delle canzoni in gara a Sanremo 2025).

Il racconto della canzone |

Per i canali social di Rai, Irama ha anticipato qualche dettaglio di “Lentamente”. Il cantautore ha raccontato che “è una canzone che racchiude una verità molto trasparente. Non vedo l’ora che le persone possano indossarla e non vedo l’ora di cantarla. Se fosse un quadro me la immaginerei come un’organo o un piano sull’oceano, sul mare”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Sanremo Rai (@sanremorai)

Facendo riferimento al suo rapporto con il Festival di Sanremo, Irama ha raccontato come la kermesse per lui sia “un posto meraviglioso dove raccontare la propria musica, dove se hai una canzone da raccontare puoi farlo”.

“A volte ci sono persone che si mettono completamente a nudo sui social network, una cosa che un tempo non c’era” ha dichiarato Irama per RaiPlay (qui). “A volte, però, penso che le cose vadano fatte con coscienza e profondità e la profondità richiede anche sacrificio, studio e non dire la prima cosa che ti viene in mente buttandola sui social. Nella musica io ci provo, è l’unica verità che conosco e l’unica verità che provo a raccontare. La cosa pazzesca della musica sono le persone che riescono a vestirla, riescono a rivedersi completamente in lei. L’artista è soltanto un mezzo, è soltanto un tramite”.

Direttore editoriale e fondatore di "Libera la Musica" dal 2024 dopo essere stato per 12 anni alla guida di uno dei principali siti d'informazione e critica musicale. Amante del pop, delle belle voci, della nostalgia e del mondo andato fatto di classe, divismo, qualità e canto. Non rinnego il futuro, lo incoraggio ad essere migliore non cancellando il passato.