Gaia - Sanremo 2025 - Chiamo io, chiami tu

Gaia presenta “Chiamo io chiami tu” in gara a Sanremo 2025

La cantante anticipa come sarà la sua canzone in gara a Sanremo 2025

C’è una fremente attesa per la seconda partecipazione al Festival di Sanremo di Gaia che avrà luogo il prossimo febbraio 2025 grazie alla canzone inedita “Chiamo io, chiami tu“. La cantante di origine italo-brasiliana è tra le protagoniste più attese del cast (qui) messo insieme da Carlo Conti per la settantacinquesima edizione della kermesse canora ligure.

La canzone che la voce di ‘Chega’ porterà in scena sul palco del Teatro Ariston porta le firme di Davide Petrella e Zef oltre che la propria. Zef ha curato anche la produzione artistica dell’intero brano (qui tutti gli autori e i produttori delle canzoni in gara a Sanremo 2025).

Il racconto della canzone |

Per i canali social di Rai, Gaia ha anticipato qualche dettaglio di “Chiamo io, chiami tu”. La cantante ha raccontato che “è una canzone che parla di quel limbo, di quella indecisione, che ci blocca e ci logora il cervello e non ci riporta nel nostro sentire e nel nostro istinto più primordiale. In realtà, poi, è una canzone leggera e super ballabile che, però, ha un sottotesto che, se ascolti un pochino più intensamente e verticalmente, puoi cogliere. Se questa canzone fosse una fotografia sarebbe la spiaggia di Copacabana ed il cartello che indica tutto ciò che è telefonia e connessione spenti”.

 

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Facendo riferimento alle molte facce della sua canzone, Gaia ha detto che “è sicuramente un brano leggero ma tormentato e movimentato ma emotivo. E’ una somma di contrasti”.

“Il 2024 è stato un anno molto felice devo dire” ha dichiarato Gaia per RaiPlay (qui). “Penso sia alquanto improbabile pensare ad una mia vittoria ma sono comunque felice di essere qua. Qualsiasi cosa venga in più è comunque un regalo”.

Direttore editoriale e fondatore di "Libera la Musica" dal 2024 dopo essere stato per 12 anni alla guida di uno dei principali siti d'informazione e critica musicale. Amante del pop, delle belle voci, della nostalgia e del mondo andato fatto di classe, divismo, qualità e canto. Non rinnego il futuro, lo incoraggio ad essere migliore non cancellando il passato.