Willie Peyote - Sanremo 2025 - Grazie ma no grazie

Willie Peyote presenta “Grazie ma no grazie” in gara a Sanremo 2025

Il cantante anticipa come sarà la sua canzone in gara a Sanremo 2025

C’è grande attesa per la seconda partecipazione al Festival di Sanremo di Willie Peyote che avrà luogo il prossimo febbraio 2025 grazie alla canzone inedita “Grazie ma no grazie“. Il cantautore torinese è tra i protagonisti più attesi del cast (qui) messo insieme da Carlo Conti per la settantacinquesima edizione della kermesse canora ligure.

La canzone che la voce di ‘Mai dire mai (la locura)’ porterà in scena sul palco del Teatro Ariston porta le firme di Raige, Daniel Bestonzo, Antonio Romeo oltre che la propria (qui tutti gli autori e i produttori delle canzoni in gara a Sanremo 2025).

Il racconto della canzone |

Per i canali social di Rai riservati a Sanremo 2025, Willie Peyote ha anticipato qualche dettaglio di “Grazie ma no grazie”. Il cantante ha raccontato che “è una canzone che parla di quello che si dice nel titolo: è cioè un modo gentile per rispondere con un diniego. Vale per tante occasioni: in realtà il tema siamo noi, è l’Italia in generale però presa con uno spirito ironico che, secondo me, in un momento storico come questo aiuta e serve. Se la mia canzone fosse un’immagine vedremmo delle maracas, delle percussioni: roba un po’ latin”.

 

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Facendo riferimento al proprio genere musicale di riferimento, Willie Peyote ha raccontato come “se dovessi definirmi sceglierei di dire che sono un rapper perchè infondo il modo che ho di scrivere è molto rap, le mie radici sono rap, per cui come definizione mi sta benissimo quella del rapper. Anzi, mi piace proprio”.

“La mia prima risposta all’annuncio della mia partecipazione è stata quella di ‘dovrò mettermi a dieta…'” ha dichiarato Willie Peyote per RaiPlay (qui). “Se ti dici le cose da solo non te le possono, poi, dire gli altri. Era una battuta, una gag, un modo per metterla sul ridere che, secondo me, è il modo migliore per affrontare una cosa come questa”.

Direttore editoriale e fondatore di "Libera la Musica" dal 2024 dopo essere stato per 12 anni alla guida di uno dei principali siti d'informazione e critica musicale. Amante del pop, delle belle voci, della nostalgia e del mondo andato fatto di classe, divismo, qualità e canto. Non rinnego il futuro, lo incoraggio ad essere migliore non cancellando il passato.