Vanessa Grey

Vanessa Grey: «’I vip so chic’ nasconde una riflessione sull’apparenza» – INTERVISTA

Vanessa Grey pubblica il suo nuovo singolo: ‘I vip so chic’

I vip so chic‘ è il nuovo brano di Vanessa Grey, speaker radiofonica, conduttrice e anche cantante che col suo nuovo brano fresco e coinvolgente prova a fare riflettere su quanto sia importante dare peso alla propria persona, il brano è una parodia della vita da copertina che tutti noi sogniamo, tra cocktail scenografici, abiti glitterati e ville lussuose. È una vita in musica quella di Vanessa impegnata in prima linea come conduttrice radiofonica, nella sua lunga carriera partita dalle radio più ascoltate del sud Italia, approda presto su RTL 102.5 dove conduce diversi programmi. Il nuovo singolo ‘I vip so chic’ descrive in modo ironico il mondo patinato dello spettacolo ma è soprattutto un invito ad essere ciascuno vip di sé stesso. Il brano è scritto da Vanessa Grey insieme a Karin Amadori, Valerio Carboni e Sabatino Salvati. Sento Vanessa per farmi raccontare com’è nato questo brano.

Ciao Vanessa, da conduttrice a cantante, preferisci essere presentata o presentare, in altre parole qual è il tuo ruolo preferito?

«Ti dirò, mi piace fare entrambe le cose, non riesco a scegliere».

‘I vip so chic’ è un brano con un bit forte, fresco e coinvolgente. Com’è nato?

«Intanto ti ringrazio, è nato da una mia idea, volevo scrivere un brano ironico sul mondo dei vip, ci siamo messi in studio e abbiamo cominciato a lavorare, a cercare i giusti suoni, gli strumenti giusti. Mi piaceva far passare l’idea che ciascuno è vip di sé stesso, per vivere la vita incentrata sulle proprie passioni. Questo brano giocoso nasconde una riflessione sull’apparenza e il valore personale, spesso non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati, di quanto siamo “vip”. In fondo ognuno di noi lo è, a modo suo, perché ciascuno ha il proprio valore».

A tutti gli artisti che intervisto per la prima volta chiedo qual è il ricordo che hanno da piccoli, qual è stato il tuo approccio con la musica?

«È stato un approccio che posso definire scoppiettante. Già da piccola facevo musica, serate. Ho sempre preso con impegno questo mestiere, ho avuto il privilegio di avere come insegnante di canto la maestra Maria Dato, mamma di Mia Martini e di Loredana Berté, una donna energica, a settanta anni partiva da Roma per venire a fare le lezioni in Calabria, di lei ho un ricordo bellissimo, pensa che mi ha regalato una spilla a forma di violino, è stato un gesto bellissimo, era una donna molto generosa. Ho studiato canto e pianoforte, ho conseguito il terzo anno di teoria e solfeggio al Conservatorio di Taranto».

Qual è la cosa che più apprezzi del mondo dei vip e quella che più deplori?

«Da una parte apprezzo lo stile di vita, tutto si vive come se si fosse all’interno di un vortice, dall’altra non apprezzo quelli che ostentano le loro ricchezza, credo che nella vita ci sia sempre bisogno di misura. Mi piace l’energia che ti dà il mondo dei vip».

La musica e il tuo lavoro ti portano sempre in giro, qual è il posto in cui ti senti a casa?

«Faccio diverse cose e mi piacciono tutte. Attualmente sono dal lunedì al giovedì e la domenica in diretta dalle 24 alle 3.00 su RTL 102.5 col programma I Nottambuli, il sabato mattina dalle 9.00 alle 11.00 con il programma Chi c’è c’è, chi non c’è non parla. Faccio inoltre parte della famiglia di Up Music per supportare e guidare giovani artisti del ramo Academy. Il posto in cui mi sento a casa è quando sono nel mio mare a Trebisacce».

Qual è la cosa più entusiasmante che ti ha portato ‘I vip so chic’?

«Guarda, sono molto entusiasta, vogliono mandare qualche minuto del mio brano nei maxi schermi di Times Square, mi sono messa subito a lavoro per scegliere i giusti momenti da mandare sugli schermi».

Com’è nato, a proposito, il videoclip?

«Il video è stato realizzato interamente con l’AI, abbiamo scattato delle foto in uno splendido locale qui a Milano, poi l’Ai ha fatto il resto. Ci sono io al centro di un ipotetico viaggio visivo tra lusso sfrenato e provocazione in piena sintonia con lo spirito ironico e brillante del brano».

Antonino Muscaglione, nasce a Palermo nel 1976. Da sempre appassionato di disegno, attento a dettagli, per altri, non rilevanti. "Less is more", avrebbe scoperto in seguito, diceva Mies Van Der Rohe. Consegue la Laurea in Architettura nella Facoltà d'Architettura della sua città. Vive in Lombardia, si divide fra progettazione architettonica e insegnamento. Denominatore comune delle sue attività è la musica, da sempre presente nella sua vita. Non può progettare senza ascoltare musica; non può insegnare senza usare la musica come strumento di aggregazione.