tormentoni estate 1999

Summer HitStory: i successi dell’estate 1999

Summer HitStory questa settimana ti porta a fare un viaggio tra i successi dell’estate 1999

Summer HitStory è la nuova rubrica di Libera la Musica che vi accompagnerà per tutta l’estate in un viaggio all’insegna della nostalgia: ogni settimana un appuntamento con una playlist di dieci successi di un’estate del passato. Un viaggio dedicato a chi è cresciuto in epoche diverse dalla nostra, a chi rimpiange gli anni in cui le estati musicali proponevano una grande varietà di canzoni e a una discografia in cui i tormentoni non venivano studiati a tavolino, ma anche ai più giovani che possono scoprire, o riscoprire, tanti successi che hanno segnato la storia della musica italiana.

Questa settimana l’appuntamento è con il 1999, un’annata che ha visto, tra i grandi protagonisti, Biagio Antonacci, Jovanotti, Lunapop, Alex Britti, Vasco Rossi, Giorgia, Ligabue, Jovanotti, Piero Pelù, Lucio Dalla, Davide De Marinis e Pooh.

Biagio Antonacci – Iris (tra le tue poesie)

Tra i singoli estratti da “Mi fai stare bene” e in gara al Festivalbar di quell’anno dove Biagio Antonacci conquista il Premio Tour, è una delle canzoni più note e amate del cantautore milanese, tanto da aver dato il nome alla sua etichetta discografica, la Iris S.R.L. L’estate scorsa ha riconquistato il disco di platino per le oltre 200.000 copie vendute dal 2009 in poi.

Jovanotti – Un raggio di sole

Secondo estratto, dopo “Per te“, dall’album “Lorenzo 1999 – Capo Horn“, è il brano con cui Jovanotti vince il Festivalbar 1999, trionfando sia per il miglior singolo che per il miglior disco. Programmatissima anche in radio, rimane in vetta alla classifica dell’airplay per quasi tutta l’estate di quell’anno.

Lunapop – 50 Special

Pubblicata come primo estratto dall’album cult “…Squèrez?“, è la canzone che fa esplodere il fenomeno Lunapop. Scritta da Cesare Cremonini poco prima dell’esame di maturità, viene lanciata a fine maggio e cresce piano piano nelle classifiche, arrivando nella Top10 dell’airplay radiofonico ad agosto e in Top5 in quella dei singoli più venduti a settembre, dove mantiene poi la vetta fino a metà novembre di quell’anno. È stata incisa anche in versione spagnola e inglese.

Alex Britti – Mi piaci

Vincitore del premio rivelazione al Festivalbar di quell’anno, Alex Britti lancia per l’estate questo brano contenuto nella ristampa di “It-pop“, pubblicata in occasione della partecipazione a Sanremo Giovani che ha visto il cantautore trionfare con “Oggi sono io“, e riesce a piazzare il suo secondo tormentone consecutivo dopo “Solo una volta (o tutta la vita)“. Il videoclip della canzone contiene un cameo di Carlo Verdone.

Vasco Rossi – Rewind

Quarto e ultimo singolo estratto da “Canzoni per me” (disco di diamante e vincitore del Premio Lunezia e della Targa Tenco), è la canzone che accompagna il trionfale “Rewind tour” e viene, inoltre, scelta dalla FIAT per pubblicizzare la Grande Punto con la citazione della frase “perchè tu vai, vai veloce come il vento“.

Giorgia – Girasole

Scritta dalla stessa Giorgia insieme ad Adriano Pennino, viene lanciata solo come terzo singolo dall’album anonimo ma diventa, in breve tempo, la canzone-manifesto del progetto, diventando uno dei maggiori successi radiofonici di quell’estate e contribuendo a spingere il disco anche nelle classifiche internazionali.

Ligabue, Jovanotti, Piero Pelù – Il mio nome è mai più

Singolo realizzato per beneficenza con i proventi devoluti a sostegno di Emergency e delle sue campagne in Afghanistan, Cambogia, ex Jugoslavia e Sierra Leone, diventa il più venduto in Italia nel 1999. Mentre Jovanotti e Ligabue hanno registrato la loro parte vocale come un vero duetto allo Zoo Studio di Correggio, la voce di Piero Pelù è stata registrata successivamente a Firenze e poi sovrapposta. Sul retro del singolo disponibile nei negozi di dischi, i tre cantautori hanno scritto questa frase:

A pochi mesi dal giro di millennio
la nostra cosiddetta società civile
conta al proprio interno 51 guerre in corso.
Allo stesso tempo essere contro la guerra
(qualsiasi guerra) sembra voler dire
assumere una posizione politica.
Beh, vogliamo essere liberi di sentirci
oltre qualsiasi posizione del genere
affermando che, per noi, non ci sarà mai
un motivo valido per nessuna guerra“.

Lucio Dalla – Ciao

Singolo di lancio dell’omonimo disco, il 24esimo album in studio del cantautore, conquista in fretta la vetta del Music Control, diventando uno dei maggiori successi radiofonici di quell’estate e contribuendo poi anche al successo di un progetto che conquista il doppio disco di platino.

Davide De Marinis – Troppo bella

È il più grande successo di Davide De Marinis che, con questo singolo estratto dal suo primo album “Quello che ho“, trova un’escalation improvvisa che lo porta a realizzare uno dei tormentoni dell’estate 1999. In un’intervista rilasciata qualche anno fa per il Corriere, il cantautore milanese ha così ricordato quel periodo: “Era stata una bella botta, nel giro di pochi mesi mi fermavano per strada, mi riconoscevano e mi chiamarono al Festivalbar. Vengo dalle case popolari, ho un’estrazione semplice e l’escalation di ‘Troppo bella’ è stata meravigliosa. Forse mi sarebbe piaciuto avere anche un altro tipo di successo, più in evoluzione, ma quel che ho vissuto mi ha portato, con alti e bassi e sofferenze, a essere quel che sono oggi e ad avere una bella energia. Quindi non rinnego niente“.

Pooh – Dimmi di sì

Interpretato dal batterista Stefano D’Orazio ed estratto dall’album “Un posto felice“, è un brano pop-dance che spopola per tutta l’estate 1999, partecipando anche al Festivalbar di quell’anno grazie a un ritmo trascinante e a una tematica inusuale: il testo mostra, infatti, la volontà dichiarata di un uomo di chiedere una notte di sesso ad una donna sconosciuta ed avvenente senza troppi giri di parole, senza badare alle regole classiche del corteggiamento, guardando solo l’istinto.

Classe '92, il sogno della scrittura l'ho lasciato per troppo tempo chiuso in un cassetto definitivamente riaperto grazie a Kekko dei Modà, il primo artista ad essersi accorto di me e a convincermi che questa è la strada che devo percorrere. Per descrivere il mio modo di raccontare la musica utilizzo le parole che mi ha detto una giovane cantautrice, Joey Noir: "Grazie per aver acceso la luce su di me quando si sono spenti i riflettori". Non faccio distinzioni tra la musica che è sotto i riflettori e quella che invece non lo è, perchè l'unica vera differenza dovrebbe essere tra musica fatta bene e musica fatta male.