Pagelle Nuovi Singoli

Pagelle Nuovi Singoli: Biagio Antonacci e Margherita Vicario si distinguono

Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi brani in rotazione radiofonica

E’ una ballata intensa “alla Biagio” quella che il cantautore milanese offre come nuovo estratto radiofonico dal suo ultimo album d’inediti. La dinamica è creata dalla stessa melodia che gioca con accelerazioni e decelerazioni mentre la voce di Biagio rimane intensa, struggente e penetrante nel valore delle parole. Il riferimento finale è sempre quell’amore che, anche se non più presente, rimane il fulcro del pensiero e del cuore. Forse poco impattante nel rumore radiofonico dei nostri giorni ma, senza ombra di dubbio, una delle cose più belle scritte dall’ultimo Antonacci. VOTO: 8

  • DISCOTECA – Bianca Atzei

E’ una Bianca Atzei che non ti aspetti quella che si ascolta in questo nuovo singolo che conferma la produzione storica di Diego Calvetti ma che stravolge l’atmosfera musicale più tipica della cantautrice sarda. Il sound strizza l’occhio senza farne eccessivo mistero al mondo anni ’80 con un sapore dance che si coniuga anche alle sue derive elettroniche. La voce di Bianca rimane puramente graffiata e ben risulta timbricamente anche inserita in questo contesto stilistico. Certo, la sua zona di confort è altrove. VOTO: 6+

  • CENTO OCCHI – BigMama

Il buon Festival di Sanremo che l’ha lanciata davanti alla più larga delle platee nazionalpopolari la porta già a proporre un nuovo singolo in rotazione radiofonica. In questa occasione la produce il team di ITACA con Merk&Kremont in primo piano e la penna di Jacopo Ettorre. BigMama suona bene e a proprio agio in un clima da club ma non rinuncia nemmeno ad introdurre un cantato più rappato in un pezzo che non raggiunge nemmeno i 2 minuti e 30 ma che, strano a dirsi, risulta già completo così. VOTO: 6.5

  • TUTTA UN’ALTRA STORIA – Boomdabash

Da tempo alla ricerca di un rilancio sui palchi che contano, i Boomdabash tornano a collaborare con JVLI per produrre questo nuovo singolo che, magari, potrebbe essere proprio quello scartato da Amadeus per l’ultimo Festival di Sanremo. La ricetta musicale del gruppo salentino rimane fedele alla propria tradizione trovando, anche questa volta, un ritornello accattivante e facilmente fischiettabile. L’arrangiamento si ammorbidisce rispetto agli episodi estivi e, con l’apporto di una chitarra acustica che arpeggia per tutto il brano, trasferisce bene l’idea di un sapore primaverile comunque accessibile e solare. Di innovazione non si può parlare (e questo, forse, è da troppo tempo il problema dei Boomdabash) ma questa volta l’idea è orecchiabile. VOTO: 7

  • VERSO CASA – Cara

E’ una Cara morbidissima quella di questo singolo che sfrutta un arrangiamento soffuso che guarda alla tradizione dell’orchestrazione esaltando un’impostazione vocale che guarda alla medesima forma espressiva per trovare un’emissione leggerissima, pulita ed eterea. L’intento è raggiunto e nemmeno l’introduzione di un qualche elemento contemporaneo nei suoni o nella produzione riesce a portare altrove la canzone che, quando si apre nello special finale, rende non necessaria quest’apertura. VOTO: 6.5

  • TUTTI CONTRO TUTTI – Chiamamifaro

Rimane sempre moderna e fresca Chiamamifaro che, anche in questo caso, trova un inciso martellante e facilmente canticchiabile. Le strofe, invece, si contraddistinguono sempre di tante parole che raccontano l’attualità con un lungo susseguirsi di parole ed immagini diverse. Il risultato è gradevole e funzionale a quello che è il percorso narrativo e musicale della sua giovane interprete. VOTO: 6.5

  • MARY – Ditonellapiaga

Ritorno in radio per la brava Ditonellapiaga che qui si fa accompagnare dalla scrittura de La Rappresentante di Lista che, in effetti, si avverte fin dalle prime battute anche in quelle che sono le scelte e la struttura produttiva. Ditonellapiaga mette a disposizione del pezzo tutta la sua energia che porta la canzone ad esplodere in un ritornello più personale e vitale ma che, forse, poteva funzionare meglio nel ricercare l’effetto “farsi cantare” fin dal primo ascolto. La personalità, comunque, c’è. VOTO: 6.5

  • NU DISPETTO – Gigi d’Alessio

Approfitta del buon momento per la musica partenopea Gigi d’Alessio che continua a battere la strada dello scrivere e del cantare in napoletano anche per questo suo nuovo singolo. Ad accompagnare la voce del cantautore di ‘Non dirgli mai’ c’è la non accreditata voce di Elodie che si sente per la prima volta confrontarsi con il cantato napoletano e che, finalmente, ritrova una forma-canzone più intensa e struggente con cui confrontarsi e dar prova della propria capacità interpretativa. Ne esce un bel brano che mette insieme Napoli, melodia, attualità e contemporaneità. VOTO: 7-

  • PICCOLE COSE – M.E.R.L.O.T.

La prestigiosa collaborazione di Daniele Coro permette a M.E.R.L.O.T. di avere a disposizione l’occasione di confrontarsi con una firma storica del pop che funzionò alla grande negli anni ’10 della nostra canzone. In questo confronto nasce un’idea di pop che si confronta bene con l’attualità e la necessità di concretezza del racconto testuale pur senza rinunciare a quel sentimentalismo tipico della penna di Coro. La comunicazione tra i due diversi momenti trova una sintesi efficace in una canzone che è, forse, figlia di quell’indie delle origini che oggi si ritrova con non troppa facilità in questa stessa purezza. VOTO: 6/7

  • ARIA! – Margherita Vicario

Nuovo singolo per la cantautrice romana che trova un nuovo inno per il proprio repertorio musicale. Positività, energia e una struttura sonora che si poggia sull’elemento fondante della ritmica danno luogo ad un brano che ha la forza di una canzone che può aspirare a farsi cantare con facilità pur vantando una forma-canzone non scontata. Oltre a Margherita collaborano alla scrittura pezzi da novanta dell’autorato come Edwyn Roberts, Andrea Bonomo, Davide Pavanello e Gianluigi Fazio. La cosa migliore è la conferma di come Margherita sia capace di dar vita ad arrangiamenti non banali che mettono insieme diversi strati sonori e mondi ritmici altri da quelli a cui siamo abituati. Un plauso a chi ha ancora voglia di proporsi diverso. E la domanda del perchè ancora non ci si sia largamente accorti di lei. VOTO: 7/8

  • COME ARIA – Massimo Pericolo

Quarto singolo estratto dall’ultimo progetto discografico, “Le cose cambiano”, per il rapper di Gallarate. La scelta, questa volta, è quella di mettere insieme il pop-rap del suo cantato con il sound da dancefloor che spinge sulla cassa in quattro per far ballare su di un inciso dalle poche parole. L’idea è sicuramente sufficientemente originale dato che ancora poche volte il rap si è confrontato con un’atmosfera così “pop” come quella della dance. VOTO: 6

  • ALE’ – Rhove e Capo Plaza

La pubblicazione del primo album d’inediti della carriera di Rhove è accompagnata dal rilascio di questo nuovo singolo dove il baby fenomeno di ‘Shakerando’ trova la collaborazione di Capo Plaza. Ne esce un brano dalle poche o nulle variazioni dinamiche che canta per oltre 3 minuti una lunga schiera di parole senza dar loro alcuna sottolineatura, variazione o valore. Sonoramente può anche funzionare, narrativamente lascia che l’ascoltatore si perda tra i versi. VOTO: 5

  • COME UN TUONO – Rose Villain e Guè

Pare aver trovato una nuova hit la brava Rose Villain assieme a colui che, si può dire, ha tenuto la sua carriera a battesimo. Il binomio con Guè torna a prendere forma per un brano che ha già conquistato i vertici delle classifiche fin dalla pubblicazione dell’album “Radio Sakura”. L’apertura è tutta di Rose che, poi, intona in solitaria anche l’inciso precedendo l’ingresso del rapper per la seconda strofa. L’atmosfera rimane leggera per tutto il brano che ne acquista in orecchiabilità vantando, poi, un ritornello facilmente memorizzabile e trasferibile. Si urla all’hit, probabile che sia così. Sicuramente non aggiunge alcuna novità alla carriera di entrambi. VOTO: 6-

  • PRIMO AL MONDO – Wax

Coscritta con Andrea Bonomo, questa canzone segna il ritorno dell’ex-Amici a distanza di un anno dal termine dell’esperienza nel talent mariano presentando anche un’inedita versione di sè stesso. La chitarra acustica segna la quasi totalità dell’arrangiamento che così tiene il pezzo nell’alveo di un pop intimo e tradizionale malgrado il cantato intenso e frequente di un Wax che, comunque, rimane morbido nella propria espressione. L’inciso funziona e avrebbe funzionato ancor di più con un’apertura più sottolineata ed enfatizzata sia vocalmente che strumentalmente. VOTO: 7+

Direttore editoriale e fondatore di "Libera la Musica" dal 2024 dopo essere stato per 12 anni alla guida di uno dei principali siti d'informazione e critica musicale. Amante del pop, delle belle voci, della nostalgia e del mondo andato fatto di classe, divismo, qualità e canto. Non rinnego il futuro, lo incoraggio ad essere migliore non cancellando il passato.