Pagelle Nuovi Singoli, settimana 40 del 2024: Cesare Cremonini il più convincente, Laura Pausini si perde

Pagelle Nuovi Singoli

LIVELLO BLU:

  • DISOBBEDIRE – Fiorella Mannoia

Fiorella Mannoia fa Fiorella Mannoia. Dopo un ritorno al Festival di Sanremo con una Mariposache, di fatto, ne mostrava una faccia musicale meno tradizionale ed un’estate alternativa in duetto con Michele Bravi, la cantante romana sceglie un singolo cauto e convenzionale. La cosa non corrisponde per forza ad un male in un panorama di grandi della musica italiana che rincorrono le mode perdendo identità e credibilità. In questo caso, però, il brano non è tra le cose migliori che Fiorella abbia cantato. E’ apprezzabile lo slogan di disobbedire piuttosto che sposare un’ipocrisia populista ma, di fronte a tanti altri capolavori, questa non resterà nel tempo come tale. Malgrado ciò la qualità è sempre assicurata. VOTO: 7

  • AMOR CHE MUOVI IL SOLE – Zucchero

C’ha preso gusto con le cover Zucchero che, a distanza di tre anni, è pronto a pubblicare la seconda parte del suo “Discover” già dedicato alla reinterpretazione dei grandi classici della musica internazionale. L’apertura di questa inattesa seconda tranche del progetto arriva con il riadattamento in italiano di “My own soul’s warning” dei Killers. Non una vera e propria traduzione dato che Zucchero ne riscrive il testo per far proprio il desiderio di un mondo abitato dal sentimento dell’amore che sappia esprimere la forza massima del vivere. L’impronta del bluesman è chiarissima nell’arrangiamento del brano come anche nel cantato dove Zucchero dimostra di credere davvero in quanto canta. Un ritorno che non sa di convenzione ma di convinzione. VOTO: 7+

  • NEVE AL SOLE – Ultimo

Punta su una “ballad à la Ultimo” il cantautore romano per la rotazione radiofonica autunnale che accompagna il suo ultimo album verso la naturale conclusione del proprio percorso discografico. La produzione è di Yoshi e, malgrado la freschezza di cui possiede, non riesce a scostarsi dal marchio produttivo di Ultimo. Il pianoforte apre e continua a riempire il suono per tutto il corso del pezzo malgrado s’inserisca la parte ritmica. Malgrado ciò, tuttavia, Niccolò continua a risuonare credibile, condivisibile e immediato. Una storia d’amore è giunta al capolinea dopo una fase di turbamenti eppure il protagonista si chiede se per lui sarà mai possibile un amore diverso e arriva a desiderare una nuova ripartenza. A rimanere, tuttavia, è soltanto della neve al sole, destinata a scomparire. VOTO: 7,5

  • NON ESISTONO INNOCENTI AMICO MIO – Negrita

Aprono così il proprio nuovo cammino discografico inedito i Negrita che, si sente, puntano a voler dire la propria sullo stato delle cose non sprecando l’occasione di una canzone che sappia parlare oltre che suonare. Il sound è deciso fin da subito. “Ho visto gente senza sogni che vuol solo comandare ma non saprebbe amministrare un’osteria e moltitudini in delirio con la bava a bestemmiare per famiglia, razza, Patria e pure Dio” canta un Pau più ispirato che mai. L’idea è precisa ‘Non esistono innocenti amico mio’ in tutto questo. Una scelta va compiuta. Il vero pericolo è che “ci stiamo abituando e che tra questa indifferenza ci sia anch’io”. Una canzone che parla da sè. E già che parli è tanta roba allo stato attuale. VOTO: 7.5

  • ORA CHE NON HO PIU’ TE – Cesare Cremonini

Un brano di oltre cinque minuti in alta rotazione radiofonica come apripista di un nuovo progetto discografico è un’assoluta rarità (oltre che pazzia) da parte di un big della canzone italiana. Cremonini mancava da due anni ed il suo ultimo progetto non era stato tra i più fortunati della sua carriera. ‘Ora che non ho più te’ non si distanzia poi troppo dalle tinte di ‘Colibrì’ ma compie un notevole upgrade sul versante del suono e dell’arrangiamento richiamando il mondo dei Coldplay facendo esprimere a Cesare un’inedita leggiadria. Un ritorno di classe che ci mostra un’altra faccia della musica mainstream che tanto ci manca. VOTO: 8

Direttore editoriale e fondatore di "Libera la Musica" dal 2024 dopo essere stato per 12 anni alla guida di uno dei principali siti d'informazione e critica musicale. Amante del pop, delle belle voci, della nostalgia e del mondo andato fatto di classe, divismo, qualità e canto. Non rinnego il futuro, lo incoraggio ad essere migliore non cancellando il passato.
Exit mobile version