Pippo Baudo

E’ morto Pippo Baudo, il re della televisione italiana

All’età di 89 anni si è spento il grande presentatore “inventore” della televisione italiana

Si è spento nella serata del 16 agosto 2025, all’età di 89 anni, Pippo Baudo. Lo storico conduttore, inventore della televisione italiana moderna, è venuto a mancare in ospedale, al Campus Biomedico di Roma, dove era ricoverato da alcune settimane a causa dell’aggravarsi delle proprie condizioni di salute che negli ultimi anni avevano contribuito ad allontanarlo dalle scene pubbliche e dalla sua amata televisione.

Nato a Militello in Val di Catania (Sicilia) il 7 giugno 1936, Pippo Baudo aveva da poco compiuto 89 anni. La sua è stata una carriera lunghissima e ricchissima di successi. Tra i tanti riconoscimenti l’ultima onorificenza, quella di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, il massimo riconoscimento, che il Presidente Sergio Mattarella gli ha consegnato al Quirinale il 22 settembre 2021.

La carriera televisiva

In oltre sessant’anni di carriera passati sul piccolo schermo, Pippo Baudo è stato il volto e la voce di numerosissimi programmi televisivi. Il suo nome e ricordo rimarrà per sempre legato a trasmissioni iconiche e varietà memorabili come Canzonissima‘, ‘Un disco per l’estate‘, ‘Domenica in‘, ‘Fantastico‘, ‘Novecento‘ e decine di altri titoli che lo hanno portato dentro le case di milioni di italiani.

La sua attività di artista a tutto tondo lo portò a frequentare anche il cinema oltre che il teatro, l’editoria e la radio. Non mancarono nemmeno gli episodi musicali quando Pippo Baudo si destreggiò come cantante e compositore per altri artisti.

Il legame indissolubile con la musica ed il Festival di Sanremo

Il nome di Pippo Baudo è soprattutto impresso nella memoria collettiva per il suo legame con il Festival di Sanremo (qui un racconto delle sue edizioni). Nel corso della sua carriera, il conduttore siculo ha presentato ben 13 edizioni della kermesse ligure detenendo, ancora oggi, il record assoluto di presente. Suo anche il record di conduzioni consecutive (anche se questo condiviso con Mike Bongiorno e Amadeus): ben 5 tra il 1992 ed il 1996.

La sua prima conduzione si ebbe nel 1968. L’ultima nel 2008. Ma a Sanremo, Pippo Baudo tornò nel 2013, per ritirare il premio alla carriera, e nel 2019, quando fu il condottiero di ‘Sanremo Giovani’ nella seconda edizione targata Claudio Baglioni.

Con Baudo alla conduzione, all’Ariston risuonarono canzoni indimenticabili. Nel ’68 vinse Canzone per te‘ di Sergio Endrigo ma presenziava in gara anche La voce del silenzio‘ di Tony del Monaco. Nell’84 a vincere era la coppia di Albano e Romina Power con Ci sarà‘ ma c’erano anche Fiordaliso con Non voglio mica la luna, Fiorella Mannoia con Come si cambiaed Eros Ramazzotti (vincitore tra le Nuove Proposte) con Terra promessa. L’anno dopo, nell’85, vincevano i Ricchi e Poveri con Se m’innamoro‘ ma presenti erano anche Zucchero con Donne‘ ed i Matia Bazar con Souvenir.

Al suo ritorno al Festival, nel 1987, vinse il trio formato da Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi con la loro Si può dare di più‘ ma in gara presenziavano anche Fausto Leali con Io amo‘, Fiorella Mannoiacon ‘Quello che le donne non dicono‘, Michele Zarrillo (vincitore tra le Nuove Proposte) con La notte dei pensieri‘.

Nel ’92 vinse Luca Barbarossa con Portami a ballare‘ lasciandosi alle spalle Mia Martini con ‘Gli uomini non cambiano‘, Paolo Vallesi con La forza della vita‘ e la coppia di Aleandro Baldi e Francesca Alotta, vincitori tra i giovani con Non amarmi‘. Nel ’93 la vittoria fu di Enrico Ruggericon Mistero‘, Renato Zero con il suo comeback con Ave Maria‘, Paola Turci con ‘Stato di calma apparente‘ e Biagio Antonacci con ‘Non so più a chi credere‘ mentre tra i giovani lanciò Laura Pausini con La solitudine e Gerardina Trovato con ‘Ma non ho pià la mia città‘.

Per il 1994 la vittoria toccò ad Aleandro Baldicon ‘Passerà‘ ma il cast vantava anche Giorgio Faletti con la sua celebre ‘Signor tenente‘, Michele Zarrillo con la sua iconica ‘Cinque giorni‘, Donatella Rettore e la sua intima ‘Di notte specialmente‘ e Loredana Bertè con Amici non ne ho‘ oltre al lancio di Andrea Bocelli tra i Giovani con ‘Il mare calmo della sera‘, Irene Grandi con Fuori‘ Giorgia con la sua E poi‘. 

Nel 1995 a vincere fu Giorgia con ‘Come saprei‘ ma erano presenti anche Ivana Spagna con ‘Gente come noi‘, Fiorello con ‘Finalmente tu‘, Gianluca Grignani con ‘Destinazione paradiso‘ e Daniele Silvestri con ‘L’uomo col megafono‘. Per il 1996 la vittoria spettò a Ron e Tosca con la loro ‘Vorrei incontrarti fra cent’anni‘ vantando la presenza di Elio e le storie tese e la loro iconica ‘La terra dei cachi‘, Albano con ‘E’ la mia vita‘, Syria, vincitrice tra le Nuove Proposte, con Non ci sto‘ e Carmen Consoli con la sua ‘Amore di plastica‘.

Tornando a Sanremo nel 2002 Baudo accompagnò alla vittoria i Matia Bazar con la loro ‘Messaggio d’amore‘ vantando anche le voci di Alexia con ‘Dimmi come…‘, Francesco Renga con ‘Tracce di te‘, Anna Tatangelo con Doppiamente fragili e Valentina Giovagnini in ‘Il passo silenzioso della neve‘. Per il 2003 la vittoria andò ad Alexia in ‘Per dire di no‘ ma in gara erano presenti anche Alex Britti e la sua ‘7000 caffè‘, Giuni Russo per ‘Morirò d’amore‘ e Dolcenera con ‘Siamo tutti là fuori‘.

L’apertura dell’ultimo biennio, il 2007, incoronò Simone Cristicchi con ‘Ti regalerò una rosa‘, Mango con ‘Chissà se nevica‘, gli Zero Assoluto con ‘Appena prima di partire‘ e Fabrizio Moro con la sua ‘Pensa‘. Il 2008 portò la vittoria a Giò di Tonno e Lola Poce con ‘Colpo di fulmine‘, Max Gazzè con ‘Il solito sesso‘ ed i Sonohra con ‘L’amore‘.

Direttore editoriale e fondatore di "Libera la Musica" dal 2024 dopo essere stato per 12 anni alla guida di uno dei principali siti d'informazione e critica musicale. Amante del pop, delle belle voci, della nostalgia e del mondo andato fatto di classe, divismo, qualità e canto. Non rinnego il futuro, lo incoraggio ad essere migliore non cancellando il passato.