Legno

Legno, dal 4 aprile il nuovo album “Piccola abitante di Saturno”

Tutto sul nuovo album dei Legno, che contiene undici tracce tra cui i duetti con Marco Masini e Gio Evan

Sarà disponibile in digitale dal prossimo 4 aprile, su etichetta Apollo Records e distribuzione Ada Music Italy, “Piccola abitante di Saturno“, il nuovo album dei Legno contenente undici tracce, tra cui i duetti con Marco Masini e Gio Evan, che esplorano le complesse dinamiche dell’amore e delle relazioni umane con un tono poetico e introspettivo, muovendosi tra riflessioni sulla solitudine, le contraddizioni, la speranza e il dolore che caratterizzano le esperienze sentimentali moderne.

I brani – raccontano i Legno – trattano temi di desiderio, delusioni e la continua ricerca di autenticità in un mondo che spesso ci costringe a vivere emozioni filtrate e superficiali. Il disco si fa carico della sfida di raccontare l’amore in tutte le sue forme, dall’irrazionalità e l’intensità di una passione travolgente alla malinconia della fine di una relazione. La presenza di riferimenti alla modernità, con il suo corollario di incertezze e alienazione, si intreccia con un desiderio di libertà espressiva e di rottura dalle convenzioni sociali. In definitiva, Piccola Abitante di Saturno è un viaggio emotivo attraverso le sfumature di un amore che, nonostante i suoi momenti di caos e dolore, resta una forza potente e trasformativa, capace di spingerci oltre i nostri limiti e di farci scoprire nuove realtà”.

La spiegazione delle tracce

La title-track, brano di apertura del progetto, è una riflessione poetica e malinconica su un amore raro, destinato però a svanire. Il brano successivo, “Generazione Triste“, racconta la generazione che si trova nel mezzo di altre come i Millenials, la Generazione X e i Baby Boomers e colpita dalle difficoltà quotidiane: incertezze nel lavoro, difficoltà nei rapporti, insicurezze emotive. “Girotondo” (feat. Gio Evan) racconta come i litigi sono una parte inevitabile della nostra vita quotidiana, un elemento che contribuisce a plasmare i nostri legami e a definire la direzione che prenderà una relazione. “Luminosissimi” parla di una storia d’amore che si perde nel vuoto di una discoteca a fine serata, nel buio di un lampione spento, nei piccoli attimi di vita che rimangono sospesi: è un viaggio attraverso i dolori che solo il tempo potrà guarire.

Delirio con te” gira intorno al desiderio di sfuggire alle convenzioni, di evadere, di rendere tutto più libero, senza dover seguire alcuna logica imposta perchè la logica imprigiona e rende tutti uguali; la speranza è quella di un mondo senza pregiudizi, dove l’amore sia una rivoluzione che abbraccia tutti, senza barriere, dove sia possibile vivere ogni emozione senza filtri. “Cuore nero” è una riflessione cruda e dolorosa sull’amore che finisce, un viaggio attraverso la disperazione, la devastazione, la malinconia e la nostalgia raccontato come l’ultima lettera d’amore: un testamento a cuore aperto dove, tra il dramma e la sofferenza, si cerca di andare avanti. “Str*nzo” offre una sola, amara verità: la consapevolezza di aver dato tutto ciò che si poteva dare mentre il rapporto si consumava, e forse anche l’ammissione che, in fondo, “siamo tutti un po’ stronzi”.

Canzone stupida” (feat. Marco Masini) è un brano semplice, scritto con l’ultimo respiro che precede la fine di una storia: è una dedica profonda per ricordarci che, a volte, le canzoni lasciano un segno indelebile. “Cupido” è una riflessione sull’amore nel mondo odierno: una ricerca complicata, un enigma che le app non possono risolvere e che il cuore fatica a decifrare. Al centro di “Love me” c’è, invece, un rapporto segnato da mille contraddizioni e sfumature, con la paura di perdersi sempre dietro l’angolo. “L’altra parte della luna” chiude il progetto con un messaggio universale: l’amore vero ha il potere di farci vedere oltre i nostri limiti, siano essi esterni o interiori.

I testi sono di Legno Triste, Legno Felice, Simone Guzzino e Leo Pari e l’album è prodotto da Davide Gobello. I Legno sono stati affiancati da Donald Renda alla batteria, Marco Dirani al basso e Davide Gobello alle chitarre. Il mix è a cura di Davide Catani e il mastering è di Diego Calvetti.

Classe '92, il sogno della scrittura l'ho lasciato per troppo tempo chiuso in un cassetto definitivamente riaperto grazie a Kekko dei Modà, il primo artista ad essersi accorto di me e a convincermi che questa è la strada che devo percorrere. Per descrivere il mio modo di raccontare la musica utilizzo le parole che mi ha detto una giovane cantautrice, Joey Noir: "Grazie per aver acceso la luce su di me quando si sono spenti i riflettori". Non faccio distinzioni tra la musica che è sotto i riflettori e quella che invece non lo è, perchè l'unica vera differenza dovrebbe essere tra musica fatta bene e musica fatta male.