Cecilia Larosa

Cecilia Larosa: «Per quanto le cose cambino, tutto si ripresenta e resta ‘Indelebile’» – INTERVISTA

Cecilia Larosa presenta il nuovo singolo ‘Indelebile

Indelebile‘ è il nuovo singolo di Cecilia Larosa, cantautrice calabrese che ha la stessa passione per la scrittura, come per l’interpretazione dei suoi brani. Il suo modo di scrivere è chiaro, limpido, diretto, come lo è nel modo di interpretare le sue canzoni.

Indelebile‘ è un brano che, come dice lo stesso titolo, una volta ascoltato rimane impresso nella mente, un brano dal sound fresco e travolgente, colonna sonora di serate estive senza fine, la cosa che mi colpisce è che non c’è una parte, un dettaglio che ti cattura, è un brano che ti rimane impresso per tutti i due minuti e quarantaquattro sencondi d’ascolto.

Indelebile‘ è prodotto da Piero Cassano ed è stato scritto a quattro mani dalla stessa Cecilia e da Edoardo Benevides Costa. Questa nuova canzone Cecilia Larosa racconta un amore fugace di quelli che lasciano il segno anche se durano il tempo di una notte. Incontri sfuggenti, sguardi rubati, parole non dette: ‘Indelebile’ è il ritratto di una sensazione intensa che unisce leggerezza e desiderio di evasione in grado di parlare alle nuove generazioni. Sento Cecilia per farmi raccontare la genesi di questo nuovo brano.

Ciao Cecilia, come stai? ‘Indelebile‘ resta tale, parte dalla prima nota, non c’è un dettaglio che ti colpisce, ma è una canzone che arriva tutta e subito. Com’è nata l’idea di questo nuovo brano? Com’è stato scritto?

«Grazie mille, le tue parole mi fanno molto piacere, mi rincuorano, dovremmo sentirci più spesso! (ride, nda) Quando abbiamo scritto questo brano prima è nata la musica, sono partita dal ritmo, volevamo scrivere un ritmo fresco e travolgente, anche in questo brano ho scritto la musica assieme con Edoardo Benevides Costa. Il testo è venuto in un secondo momento. Quando scrivo una canzone parto sempre da una situazione mia, mi rifaccio alla mia vita, apro il vaso di Pandora della mia vita per farmi ispirare, esperienze passate che mi passavano in testa, ho ricercato una malinconica lucidità per creare un pezzo leggero che portasse a esorcizzare quella malinconia, lo slogan è venuto come un getto.

Il fatto è che siamo sempre di corsa e spesso non ci accorgiamo di quante cose ci attraversano, alcune passano in fretta, altre restano e quelle che restano, anche se non sempre sono perfette, sono vere. Per quanto le cose cambino, poi si ripresentano in altre situazioni, questo brano vuole essere un “me lo aspettavo ma sono cambiata per qualcosa per cui pensavo non sarei mai cambiata”. È proprio per questo che ho scritto il mio nuovo singolo ‘Indelebile’».

Ho visto il videoclip, com’è stato girarlo?

«È stato molto divertente, il pezzo si discosta dal mio mood cantautorale, io sono una che cambia umore, questo pezzo richiedeva che mi mettessi in gioco e l’ho fatto, l’idea era quella di fare una coreografia, ho studiato tanto con una coreografa mia amica, prima c’è stata tutta la preparazione, poi abbiamo trovato i ballerini, abbiamo scelto la scena giusta, un set minimalista che in qualche modo rappresentasse l’infinito del deserto. Mi sono messa in gioco, mi piace scoprire, cerco di fare sempre qualcosa che mi rappresenti. È stata un’esperienza fantastica, ringrazio di cuore tutti coloro che mi hanno affiancata nella realizzazione del singolo e del videoclip accompagnandomi in questo meraviglioso viaggio, in particolare il regista Andrew Superview e Lorena Bassano».

Continua il tuo lavoro con la produzione di Piero Cassano, raccontami un aneddoto di un pomeriggio in studio.

«In questo caso specifico la produzione di ‘Indelebile’ nasce da un’idea mia e di Edo, Piero ha tirato fuori la sua elasticità, ha voluto dare spazio al mio sentire e a quello di Edo, ci ha affiancati senza soffocare quello che era il mio istinto, lui è sempre lì con noi, il suo ascolto critico è quello che mi aiuta tanto, quando scrivi un brano, quando cuci addosso alla storia un arrangiamento, più teste fanno la differenza».

Cosa stai preparando per i prossimi mesi?

«Intanto questo brano volevo avesse un sapore allegro, un pezzo leggero un po’ in contrapposizione rispetto a ‘Cambia il mondo’, dove di solito mi esibisco con piano e voce. Già questo mese ho diverse date importanti e non vedo l’ora di fare ascoltare il nuovo brano live, sarò prestissimo coi mitici Matia Bazar, subito dopo a Lamezia coi Tiromancino e poi con Francesco Baccini, tre date importanti che aprono la mia estate».

Ultima curiosità, com’è nato il titolo?

«Sai, il senso reale della canzone viene fuori dopo che l’hai scritta, mancava soltanto il ritornello, cantavo quella parte in finto inglese, finché è venuta la frase “sei come un segno su di me, nascosto ma indelebile”, da lì la scelta del titolo».

Antonino Muscaglione, nasce a Palermo nel 1976. Da sempre appassionato di disegno, attento a dettagli, per altri, non rilevanti. "Less is more", avrebbe scoperto in seguito, diceva Mies Van Der Rohe. Consegue la Laurea in Architettura nella Facoltà d'Architettura della sua città. Vive in Lombardia, si divide fra progettazione architettonica e insegnamento. Denominatore comune delle sue attività è la musica, da sempre presente nella sua vita. Non può progettare senza ascoltare musica; non può insegnare senza usare la musica come strumento di aggregazione.