Ascanio pubblica ‘Milano Brindisi‘ e si prepara per un’estate ricca di novità
‘Milano Brindisi‘ è il nuovo singolo di Ascanio, un brano che è, per intensità di scrittura e di interpretazione, una dichiarazione d’amore senza compromessi. Ascanio con questa sua ultima produzione mescola pop e soul in un crescendo che parte intimo e sospeso per poi esplodere in un coro gospel che trasforma il sentimento in qualcosa di universale. La produzione è elegante con synth che avvolgono, ritmi che scaldano e la voce di Ascanio che guida il brano con una tensione emotiva palpabile. La distanza, il desiderio, e il coraggio di dire «Spero che non cambierai mai» prendono vita in ogni nota.
‘Milano Brindisi’ non è solo una canzone, ma un battito, un viaggio, un destino. Fin da piccolo lo abbiamo visto in “Ti lascio una canzone”, un’esperienza che gli ha consentito di calcare palchi prestigiosi in tutto il mondo, infatti Alla fine del programma è stato selezionato per una tournée negli Stati Uniti, si è esibito in città come Chicago, Atlantic City, New York e nel Connecticut. Nel 2019 Ascanio si avvicina al cantautorato, inizia a scrivere i suoi primi brani dopo l’incontro Rory Di Benedetto, insieme hanno dato vita a uno stile contemporaneo e indie, caratterizzato da testi che raccontano la quotidianità attraverso un linguaggio semplice, arricchito da metafore audaci. Un paio di anni fa è stato allievo del talent più seguito delle tv: Amici.
Sento Ascanio al telefono per farmi raccontare com’è nato questo nuovo brano e cosa bolle in pentola.
Ciao Ascanio, come stai? Cosa ci vuoi raccontare con Milano Brindisi?
«Ciao Antonino, tutto bene, come si evince dal titolo della canzone: sono sempre in movimento. ‘Milano Brindisiì è un brano che mi rappresenta tanto, parla della mia città natale, Brindisi, anche se io sono di Lecce, Brindisi è la città con l’aeroporto più vicina. Vino in Salento ma ormai da qualche anno per motivi di lavoro la mia vita si divide tra Lecce e Milano. Con questa canzone racconto il viaggio che faccio almeno due volte al mese, diciamo che in questa tratta è nata una relazione ed è lì che ho pensato di scrivere questo brano.
Racconto una parte importante del protagonista, che poi in realtà sono io, che vuole riconquistare la propria ragazza. Scrivere anche di esperienze personali è un modo che mi aiuta a comunicare e raccontare agli altri i miei modi di pensare e di agire per stare più a contatto con i fan. L’estate scorsa sono stato in giro per l’Italia, è stata un’estate ricca di concerti che mi ha fatto capire quanto sia importante avere sempre il contatto con i propri sostenitori e conoscere pure gente nuova che potrebbe seguirmi in futuro».
Sei sui palchi più prestigiosi da quando eri piccolo? Che ricordi hai di ‘Ti lascio una canzone’?
«Ho dei ricordi bellissimi di quella esperienza, pensa che avevo solo sei anni. Avevo cominciato da pochi mesi a studiare canto da un maestro che in realtà era un mio vicino di casa che studiava al Conservatorio, non si era ancora laureato, pensa che dopo tanti anni è ancora il mio vocal coach. Ero un bambino pieno di interessi, come tanti bambini sognavo di fare da grande il calciatore. Ho partecipato a quella trasmissione con molta leggerezza, senza pressioni e vivendo tutto alla grande, pensa l’esperienza di cantare con l’orchestra dal vivo. Stando su quel palco che ho capito subito che era quello che avrei voluto fare da grande.»
Com’è nato questo brano? Qual è il tuo modo di scrivere?
«In genere tutti i miei brani nascono al pianoforte, questo in particolare è nato con la chitarra, per me è un brano importante grazie al quale mi sono affacciato mondo della produzione, amo il suo crescendo, il momento in cui entra il coro gospel.»
Ho intervistato diversi artisti che vengono da ‘Amici‘, mi hanno insegnato a non avere pregiudizi, tolte le urla del pubblico in studio, nei confronti di quella scuola. Cosa ti ha insegnato?
«La partecipazione ad Amici è un’esperienza che mi ha lasciato tanto, sono già passati due anni! In quel luogo si fa musica 24 ore su 24, hai professionisti che ti ascoltano, impari tanto, a gestire gli spazi, gestire una chiacchierata in tv. È un’esperienza che può avere i suoi pro e i suoi contro, hai le telecamere puntate addosso, io mi sono divertito, ho avuto la conferma che questo è quello che voglio fare. Poi certo, ci sono i suoi contro, non è facile gestire la pressione di stare tutti i giorni in tv, ma io l’ho vissuta in maniera molto serena.
Faccio musica perché è una mia scelta, nessuno mi ha mai costretto, so per certo che una giornata senza toccare il pianoforte non esiste. Forse è per questo che non sono entrato in quel vortice. Sto crescendo, c’è tanto lavoro, adesso sto frequentando il Conservatore a Milano e dei corsi a Lecce. Credo che sia importante lo studio, così come è importante il contatto con la gente, io faccio tanti eventi e ce ne saranno tanti ancora. Stiamo lavorando a nuovi brani, uscirà un singolo d’estate e poi ci saranno novità più corpose in autunno».
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