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Vediamo insieme chi sono i migliori e peggiori della quinta puntata dei Live della nuova edizione di X Factor
Dopo il giro di boa della settimana scorsa che ha visto le eliminazioni dei The Foolz e di Danielle, è arrivato il momento per i sette ragazzi rimasti in gara a X Factor 2024 di presentare gli inediti con cui debutteranno nel mercato discografico, in una prima manche particolarmente attesa. Nella seconda continueranno, invece, ad affrontare le assegnazioni dei loro giudici che hanno ancora tutti almeno un concorrente in gara, con la squadra di Achille Lauro ad essere l’unica al completo.
Sulle nostre pagine, come di consueto, le pagelle di tutte le esibizioni di questo quinto live.
Pagelle prima manche
• Les Votives – Monster
La rabbia di un litigio tra amici in un rock anni ’90 e dal sound internazionale in particolare nelle strofe, mentre il ritornello guarda più al pop e alla radiofonicità rivelandosi intelligente, perché dona al pezzo maggiori possibilità commerciali.
VOTO: 7,5
• Lowrah – Malasuerte
Un reggaeton a metà tra Fred De Palma e Elettra Lamborghini, con il solito sound tamarro già sentito e risentito e le banalità di un genere che hanno francamente stufato. Noioso motivetto da TikTok.
VOTO: 4
• Punkcake – Gloom
Pezzo di nicchia ed è sicuramente da applaudire la coerenza di aver presentato un inedito lontano da qualsiasi logica mainstream che a loro non interessa. L’esecuzione è, però, confusa e la canzone sembra perdere di potenza quando, invece, dovrebbe esplodere definitivamente.
VOTO: 5
• Francamente – Fucina
Un testo ben scritto, che racconta come sia possibile affezionarsi a luoghi che ci sono estranei grazie alla curiosità di esplorare e incontrare chi amiamo che ci aiutano a superare la paura iniziale, per un inedito che guarda all’elettronica anni ’80 tornata in voga negli ultimi anni, proposta però con una ricerca e raffinatezza cantautorale.
VOTO: 7,5
• I Patagarri – Caravan
Tacciati da Jake La Furia di essere per pochi, qui dimostrano il contrario abbandonando, per la prima volta, il jazz e sfornando un inedito che incrocia il rap con il mondo di Vinicio Capossela e che ha, inaspettatamente, ottime possibilità commerciali. Fotografia di grande versatilità.
VOTO: 7
• Lorenzo Salvetti – Mille concerti
La canzone d’amore che ci si aspettava da lui, intensa e viscerale, con immagini semplici ma, al tempo stesso, efficaci. Lorenzo ha un gusto classico e questo inedito richiama la potenza della grande tradizione melodica italiana, che tanto ci manca nell’attuale mainstream.
VOTO: 8
• Mimì – Dove si va
Scrive Madame e quello che poteva essere un vantaggio si rivela, invece, un grosso limite, perchè Mimì esce totalmente spersonalizzata da un inedito sicuramente orecchiabile, ma una voce come la sua non dovrebbe essere ridotta a fare una banalissima hit radiofonica.
VOTO: 4,5
Pagelle seconda manche
• Lorenzo Salvetti – Tango
Assegnazione particolarmente furba e telefonata perché questo pezzo di Tananai è perfettamente in linea con il mood di Lorenzo, che conferma di saper toccare le corde giuste per arrivare al pubblico con un’intensità emotiva che tanti artisti più grandi di lui si sognano.
VOTO: 8
• Punkcake – Maps
Canta per la prima volta la bassista Sonia, sul palco vestita da sposa e stavolta sorprendono veramente – e sicuramente più delle spettacolarizzazioni spesso forzate – perché mostrano una veste più profonda, intima e meno caciarona.
VOTO: 7
• Francamente – Believe
Togliere l’anima dance di questa hit di Cher e conservarne comunque la stessa potenza, pur in una versione volutamente scarna, non era compito facile. Lei ci è riuscita ed è dimostrazione di grande personalità e sensibilità artistica.
VOTO: 8
• Mimì – Lilac wine
Non ci stancheremo mai di dirlo: queste sono le canzoni per Mimì, questo è il mood che avrebbe dovuto avere anche il suo inedito, questo è il talento da potenziale vincitrice che avevamo visto alle audizioni e che andava protetto dal programma.
VOTO: 8
• Les Votives – You know I’m no good
Achille Lauro continua a portarli in mondi lontani dal loro e, stavolta, l’esperimento è decisamente più riuscito rispetto a quello di settimana scorsa. Questa versione non ha, ovviamente, la stessa intensità di quella di Amy Winehouse ma risulta comunque potente.
VOTO: 7,5
• I Patagarri – Tu vuò fa’ l’americano/Bella ciao
Poteva sembrare discutibile il mash-up tra questi due pezzi, ma loro riescono a uscirne bene grazie a un’esibizione come al solito impeccabile e anche grazie all’idea di riscrivere il testo di “Tu vuò fa’ l’americano” prendendo una posizione chiara e coraggiosa.
VOTO: 7
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