Emma

“Souvenir” è il viaggio di ripartenza di Emma – RECENSIONE

Recensione di “Souvenir”, un disco che riconsegna ad Emma la forza di esplorare e donarsi

Un percorso lento e progressivo scaturito, come oggi la discografia impone, nella pubblicazione di “Souvenir” dopo qualche singolo e con diverse tappe di sviluppo nel mezzo per Emma che, essenzialmente, riprende a camminare. L’album d’inediti, il settimo della sua carriera, è arrivato lo scorso 13 ottobre 2023 per Capitol Records/Universal Music Italy ma nel mezzo ha avuto collaborazioni, scrittura, un Festival di Sanremo, estate, inverno ed “Apnea”.

Il nuovo capitolo discografico della cantante salentina, contenente al momento dieci tracce, è un disco che riflette la sua ripartenza artistica. “Souvenir” è per Emma la raccolta di istantanee di un nuovo viaggio musicale dentro se stessa. Nuovo non nella sua accezione ciclica di ripetuto bensì in quella ardita ed inedita di sconosciuto. Malgrado tra le note emerga la forza ed il pop della Emma di sempre, ampi spazi di novità s’intravedono nelle collaborazioni, nella scrittura, nei suoni e nel modo stesso di interpretare la forma canzone.

La novità della leggerezza

Tre sono i punti nodali di questo “Souvenir” e tutti contribuiscono a dar forma ad una inedita leggerezza di Emma e del suo repertorio. L’apertura di progetto è stata quella “Mezzo mondo” che, non solo ha dato un senso alla difficile collocazione estiva del repertorio della salentina in questi ultimi anni, ma, soprattutto, ne ha rappresentato un’evoluzione in ordine di contemporaneità. La costante del tema amoroso viene riattualizzata con un canto meno incisivo timbricamente e con un arpeggio di chitarra acustica che contribuisce a dar la sensazione di quella brezza estiva che racconta di disimpegno e frugalità.

Emma

Nel brano-manifesto scelto per il ritorno sul palco del Teatro Ariston per il Festival di Sanremo 2024, “Apnea”, Emma esplora un mondo ancor più inedito anche all’interno dello stesso “Souvenir”. La difficoltà del racconto della fine di un momento amoroso viene trasformata musicalmente nella leggerezza di un’ambientazione dance che sfrutta fiato e sensualità in un cantato ancora privato della sua componente più graffiata e graffiante.

Le collaborazioni nei duetti

La medesima sensazione di novità e leggerezza esce da “Taxi sulla luna” realizzata con il featuring di Tony Effe. Calata per la prima volta nella dimensione della trap, Emma si presta a intonare l’inciso di un brano perfettamente riconducibile a tutte le caratteristiche fondanti del genere. La produzione di Takagi & Ketra rende il brano appetibile mentre il testo sfrutta tutte le immagini abituali dal corpo femminile ai drink. Un mondo che, indiscutibilmente, avremmo faticato ad immaginare accostato al repertorio della salentina non solo sul versante musicale ma anche in quello del contenuto. E forse sarebbe stato meglio proseguire così evitando l’unico vero neo di questo disco (al netto del facile e prevedibile successo commerciale ottenuto dal singolo).

L’altra collaborazione dell’album è quella con Lazza in “Amore cane“. Se il nome sembrerebbe confermare l’inedita affinità al mondo della trap, in realtà, il brano suggerisce una commistione diversa. In questo caso è la voce di ‘Cenere’ a ricoprire il ruolo di ospite e a doversi inserire con coerente in un brano già autosufficiente e, soprattutto, pop in tutte le sue componenti. Lazza dal suo mette energia e sound rispettando la direzionalità del brano ed inserendosi nel modo più corretto e rispettoso.

La conferma di un animo pop

L’animo pop-rock più tradizionale di Emma esce allo scoperto anche in ‘Souvenir’ e nella sua maggioranza di episodi. “Iniziamo dalla fine” ha la struttura del classico singolo della carriera della salentina che in territori come questo da sempre il proprio meglio. Arrangiamento coerente e voce che canta a tutta voce un inciso orecchiabile incedendo con decisione e passione.

E così, nelle tracce restanti dell’album, Emma conferma, di fatto, sé stessa. “Sentimentale” mette in mostra un pop che sfrutta anche la dimensione della sensualità e della corporeità vestendo quelle vesti da rockstar che da sempre ha ammirato. La dimensione del suono è quella che risulta più cresciuta e attenzionata dalla nuova produzione della salentina che, per ogni traccia di questo disco, riesce a trovare un vestito adatto e non scontato.

Nelle uniche due tracce di cui non è autrice, Emma suona più delicata. “Carne viva” come “Capelli corti” racconta di consapevolezze e conquiste e, forse anche per queste, hanno la forza di riuscire a suonare forti pur senza spingere sull’acceleratore. E’ perfetta la delicatezza anche di “Indaco” che chiude la tracklist facendo proprio il racconto della fine di una storia d’amore raccontandone gli spazi, i sapori, i ricordi indelebili,

Uno spazio particolare merita quella “Intervallo” che, a metà del disco, interrompe il racconto di leggerezza e consapevolezza serena con il racconto maturo della perdita del padre da parte della figlia. Classica ed elegante, Emma si dimostra interprete ed autrice viscerale guardando direttamente in faccia il soggetto ed il destinatario del suo cantare. Un pugno allo stomaco che va oltre.

In conclusione

Emma - SouvenirEmma è cresciuta per davvero per questo Souvenir. Lo ha fatto dimostrando di voler cercare nuove soluzioni per il proprio repertorio senza, però, dimenticare le proprie radici musicali. In questo disco resta forte la sua connotazione pop-rock tanto più che la vera hit identificativa del progetto è una conservatrice “Iniziamo dalla fine”. I manifesti del progetto, però, richiamano tutti a un’idea di evoluzione (soprattutto nel sound) con cui la salentina ha fatto coerentemente i conti trovando soluzioni adatte e corrette. La dance di “Apnea” o la trap di “Taxi sulla luna” potrebbero essere mondi lontani dalla sua ugola ma Emma li ha addomesticati e resi coerenti con il viaggio di un “Souvenir” fatto di consapevolezza, maturità e, per questo, leggerezza. La leggerezza di chi ha compreso e analizzato se stesso, la propria musica e la propria direzione rispettandone il senso ed il percorso.

Miglior traccia: Iniziamo dalla fine

Voto complessivo: 8/10

Tracklist e stelline
  1. Apnea ★★★★★★★★★
    [Emma, Paolo Antonacci, Davide Petrella – Paolo Antonacci, Davide Petrella, JVLI]
  2. Iniziamo dalla fine ★★★★★★★★★★☆
    [Emma, Paolo Antonacci, Davide Simonetta – Paolo Antonacci, Davide Simonetta]
  3. Amore cane (feat. Lazza) ★★★★★★★☆☆☆
    [Emma, Lazza, Jacopo Ettorre – Jacopo Ettorre, Simone Privitera]
  4. Mezzo mondo ★★★★★★★½☆☆☆
    [Emma, Nesli, Jacopo Ettorre – Nesli, Jacopo Ettorre, Katoo]
  5. Intervallo ★★★★★★★★½☆☆
    [Emma, Franco126, Federica Abbate – Federica Abbate, Katoo]
  6. Sentimentale ★★★★★★★★☆☆
    [Emma, Jacopo Ettorre – Jacopo Ettorre, Simone Privitera]
  7. Carne viva ★★★★★★★☆☆☆
    [Jacopo Ettorre, Riccardo Scirè]
  8. Capelli corti ★★★★★★★☆☆☆
    [Andrea Bonomo, Davide Simonetta]
  9. Indaco ★★★★★★★★☆☆
    [Emma, Jacopo Ettorre – Emma, Jacopo Ettorre, Federica Abbate, Simone Privitera]
  10. Taxi sulla luna (feat. Tony Effe) ★★★★★☆☆☆☆☆
    [Tony Effe, Drillionaire, Takagi, Ketra, Paolo Antonacci – Tony Effe, Takagi, Ketra, Paolo Antonacci]
Direttore editoriale e fondatore di "Libera la Musica" dal 2024 dopo essere stato per 12 anni alla guida di uno dei principali siti d'informazione e critica musicale. Amante del pop, delle belle voci, della nostalgia e del mondo andato fatto di classe, divismo, qualità e canto. Non rinnego il futuro, lo incoraggio ad essere migliore non cancellando il passato.