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Sanremo 2024, le pagelle alle esibizioni della terza serata

Diamo i voti in diretta a tutte le esibizioni della terza serata del Festival di Sanremo 2024

E’ arrivato il momento per la seconda puntata del Festival di Sanremo 2024! In questa terza serata riascolteremo le canzoni di 15 dei 30 artisti in gara (qui la scaletta con l’ordine di uscita). Durante la puntata godremo della conduzione di Amadeus, giunto alla sua quinta edizione, e di Teresa Mannino che sicuramente ci accompagnerà con la sua ironia e comicità. Ci siamo anche noi e le nostre pagelle in diretta!

(pagelle in aggiornamento)

Il Tre apre la terza serata del Festival con molta grinta e convinzione. La canzone è autobiografica e risulta per questo molto carica di emozioni. Il ritmo cresce e riesce a convincere sopratutto nella parte del ritornello, meno nella parte reppata, in cui si perde un po’ il senso della canzone. Complessivamente, è riuscito a eseguire una buona performance.     Voto: 7-

  • Maninni – “Spettacolare” presentato da Alfa

La canzone è una ballata molto intensa e ritmata. Maninni trova un riscatto in questo Festival, presentando una canzone che sicuramente sentiremo ancora. Da dire, però, che manca qualcosa nelle parti alte della canzone, forse non valorizzate in modo corretto.  Voto: 7+

  • BNKR44 – “Governo punk” presentati da Fred de Palma

La band giunge sul palco dell’Ariston direttamente da Sanremo Giovani. Perennemente in autotune la canzone risulta priva di una melodia convincente e ha un testo che forse sa un po’ troppo di protesta. Da riconoscergli comunque la bravura di coinvolgere, attraverso la coreografia e la simpatia, il pubblico. Voto: 4

  • Santi Francesi – “L’amore in bocca” presentati da Clara

La canzone è un’inno all’amore e sicuramente non lascia l’amaro in bocca. Il brano convince fin dall’inizio, quando la melodia è molto dolce e avvolgente. Nel ritornello il ritmo cresce ma non snatura il brano, anzi e c’è sempre un bel richiamo a questa dolce melodia.  Voto: 7.5

  • Mr.Rain – “Due altalene” presentato da Il Volo

Dopo il successo dell’anno scorso Mr.Rain sembra aver perso un po’ della sua lucentezza. La canzone è nel suo stile ma sembra manchi di quello sprint che l’anno scorso aveva convinto subito, forse per gli effetti audio inseriti nelle strofe. Con un ritmo crescente e una melodia sempre più carica,  la canzone riesce a convincere.   Voto: 7

  • Rose Villain – “Click boom!” presentata da Gazzelle

Una performance un po’ imprecisa, soprattutto sulle note alte. Se il brano sembra convincere nella prima strofa, nel ritornello svanisce tutta la magia, che forse si sarebbe potuta creare. Non si capisce bene quale sia lo stile ricercato, ma di certo la canzone non fa boom. Voto: 5

  • Alessandra Amoroso – “Fino a qui” presentata da Dargen d’Amico

Una canzone in pieno stile Sanremese. Alessandra punta tutto sull’interpretazione di questo testo, che descrive in modo duro ma reale il recente momento cha ha dovuto affrontare. La ballad ricalca perfettamente lo stile dell’artista, e forse per questo riesce a emozionare in modo unico. Performance eseguita in modo ineccepibile e gli applausi per questo non mancano. Voto: 9 ½

  • Ricchi e Poveri – “Ma non tutta la vita” presentati da BigMama

Non ci si poteva aspettare nulla di diverso da loro. Pienamente nel loro stile scatenano l’applauso di tutto l’Ariston. Da chiedersi però se il merito è davvero del brano oppure della loro indiscutibile popolarità. Sicuramente la performance è promossa, come d’altronde lo è anche il loro ineccepibile look.  Voto: 7

  • Angelina Mango – “La noia” presentata da Irama

Una delle grandi favorite per il rush finale di questo Festival. Il suo punto di forza è sicuramente la padronanza del palcoscenico, la freschezza e la giovinezza che trasmette anche musicalmente. Il pubblico la osanna meritatamente dopo un’esibizione in cui ha dato tutto. La canzone, di per sè, porta con sè tutta l’energia e la positività di cui vuole farsi veicolo ma, forse, la sua interprete è ancor più forte di così. Voto: 8+

  • Diodato – “Ti muovi” presentato dai The Kolors

Antonio ha una capacità autorale senza eguali in questa edizione del Festival e, probabilmente, nell’intero arco della musica italiana cantautorale d’ispirazione pop-sentimentale. Seppur con spirito e fare diverso ha saputo mostrarsi convincente dopo l’irripetibile ‘Fai rumore’. La sua canzone è un inno alla presenza, alla costanza e all’irrefrenabile coraggio di vivere. Poesia. Voto: 9-

  • Ghali – “Casa mia” presentato da Mahmood

Il tema della canzone ha fatto discutere dividendo la platea ma, indubbiamente, il messaggio che lancia è assolutamente rappresentativo della sua storia e della sua visione delle cose. L’esibizione live questa sera risulta non poco traballante ed imprecisa condizionando non poco la resa finale dell’esibizione. Eppure a Sanremo è richiesto non solo presentare un bel brano ma anche esibirsi nel migliore dei modi possibili. Voto: 6

  • Negramaro – “Ricominciamo tutto” presentati da Emma

La loro carriera avrebbe probabilmente beneficiato in questo momento di un Festival condotto con una canzone facile da cantare con forza dalla testa dell’airplay radiofonico. Giuliano Sangiorgi avrebbe potuto averla nella penna facilmente. Eppure i Negramaro hanno scelto di puntare su di una forma-canzone complessa che dimostra la loro poesia e la loro capacità musicale in un pop-rock alternativo che non guarda per forza all’immediatezza. Atto da premiare. Canzone poetica. Voto: 9

  • Fiorella Mannoia – “Mariposa” presentata Annalisa

Fiorella guarda ad un mondo sonoro alternativo per tornare a gareggiare sul palco che l’ha vista sempre intensa e interpretativamente classica. Questa volta, invece, la cantautrice romana ci mette del proprio lanciandosi su ritmi latini che la rendono canticchiabile e innovativa per il grande pubblico. La sua dote di regina dell’interpretazione non viene intaccata anche se certamente la sua confort zone sta altrove. Voto: 8-

  • Sangiovanni – “Finiscimi” presentato da RengaNek

E’ un Sangiovanni che si dimostra sofferente e in preda alla crisi dell’amore rotto e finito quello che vediamo in questo Festival. La sua canzone racconta questo suo stato delle cose e, di conseguenza, suona soffusa e poco impattante. Proprio questa versione di sè rende l’artista vicentino sicuramente nuovo ma anche poco efficace nella comunicazione. Sangiovanni sicuramente ha vissuto quanto chiama ma non ha sviluppato ancora la piena maturità per raccontare tutto ciò in musica. Ballata intensa che non arriva a meta. Voto: 5

  • La Sad – “Autodistruttivo” presentato da Geolier

Sono sicuramente la quota alternativa di questo Festival ma se Rosa Chemical lo scorso anno e Achille Lauro ancor prima avevano saputo scendere anche a compromessi con il mondo mainstream-pop, loro paiono ancora troppo distanti da questa possibilità. La canzone ci sarebbe anche ma la loro presenza scenica è estrema a tal punto da schiacciare tutto. Voto: 4.5

Direttore editoriale e fondatore di "Libera la Musica" dal 2024 dopo essere stato per 12 anni alla guida di uno dei principali siti d'informazione e critica musicale. Amante del pop, delle belle voci, della nostalgia e del mondo andato fatto di classe, divismo, qualità e canto. Non rinnego il futuro, lo incoraggio ad essere migliore non cancellando il passato.