Io canto Family

Parte la prima edizione dello spin-off “Io Canto Family” su Canale 5

Parte il nuovo spin-off del format Io canto

La data di inizio è stata fissata: da lunedì 20 maggio parte su Canale 5 un nuovo show musicale, lo spin off di Io Canto, che diventa Io Canto Family. Dopo il successo di The Voice Generations con Antonella Clerici su Rai1, Mediaset rincorre il successo della prima rete con una nuova versione di Io Canto condotta per l’occasione da Michelle Hunziker. Sei squadre capitanate rispettivamente da: Benedetta Caretta (vincitrice di un’edizione precedente di Io Canto), Mietta, Iva Zanicchi, Fausto Leali, (l’ex suor) Cristina Scuccia e ultima, in ordine di seduta da sinistra verso destra, Anna Tatangelo. Quattro i giudici: Claudio Amendola, Al Bano, Orietta Berti e la new entry Fabio Rovazzi che prende il posto di Michelle Hunziker che, a sua volta, prende il posto di Gerry Scotti.

Lo studio 20 di Cologno Monzese è pronto, la scenografia è quella delle grandi occasioni, Roberto Cenci accende le telecamere e dà il via alla registrazione. Michelle Hunziker entra in studio in tailleur pantalone bianco, saluta il pubblico, la sua conduzione è fresca e dinamica, è sempre buona la prima, non esiste un “questa la rifacciamo”. Dopo qualche minuto la segue Gerry Scotti che entra in scena a sorpresa solo per cederle lo scettro di questa versione “Family”, le dice: «Michelle, quando mi hanno detto che si faceva questa versione, ho subito pensato che tu potessi prenderne le redini, ho due trasmissioni in onda (si riferisce a “Striscia la notizia” e all’edizione rinnovata della “Ruota della fortuna”, nda) e mi fa piacere sia tu a portarla avanti».

Fatto il siparietto di rito esce di scena e lo show può avere inizio, come detto più volte, questa versione si chiama “Io canto Family”, segue, un po’ come tutte le edizioni, il successo delle trasmissioni canterine della Clerici. I concorrenti (bambini che devono aver compiuto almeno dieci anni) cantano in coppia con un parente, in cinque casi su sei si tratta della mamma o del papà, nel sesto caso si tratta di un simpatico bambino, che non perde mai occasione di mettersi al centro dell’attenzione, che canta con l’arzillo nonno.

I concorrenti entrano in scena e se la prendono tutta, cantano con l’orchestra come veri professionisti, non c’è traccia di autotune e comunque non sbagliano una nota, l’orchestra è diretta magistralmente da Valeriano Chiaravalle che ha arrangiato tutti i pezzi adeguandoli a duetti, i cambi di tonalità, per accostare le due voci, sono fatti in maniera ineccepibile, è un piacere ascoltare tutte le esibizioni, quando il maestro dà il la si accende la magia. Magia che è pronta ad accendere la prima serata di molti lunedì su Canale 5, che per l’occasione sposta dal lunedì al mercoledì un’edizione non fortunata de L’Isola del Famosi. Gli autori tendono a sottolineare le storie dei piccoli e grandi protagonisti dello show, strizzano l’occhio ad un people show legato ai sentimenti, ma la vera protagonista di questa trasmissione resta la musica.

Antonino Muscaglione, nasce a Palermo nel 1976. Da sempre appassionato di disegno, attento a dettagli, per altri, non rilevanti. "Less is more", avrebbe scoperto in seguito, diceva Mies Van Der Rohe. Consegue la Laurea in Architettura nella Facoltà d'Architettura della sua città. Vive in Lombardia, si divide fra progettazione architettonica e insegnamento. Denominatore comune delle sue attività è la musica, da sempre presente nella sua vita. Non può progettare senza ascoltare musica; non può insegnare senza usare la musica come strumento di aggregazione.