Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi brani in rotazione radiofonica
Anche questa settimana tornano le nostre abituali pagelle ai nuovi singoli che, dalla mezzanotte del venerdì, sono disponibili per l’airplay radiofonico italiano. Ci teniamo a specificare che poche righe non sono sufficienti a descrivere appieno la complessità ed il pensiero su di un brano ascoltato, il più delle volte, soltanto per un paio di ascolti. La votazione, alla luce di ciò, rappresenta una prima impressione sull’ascolto e non prevede un raffronto tra le varie uscite bensì un’indicazione su quello che è il percorso e la proposta del singolo artista rispetto al proprio repertorio, alla propria evoluzione o alle proprie potenzialità.
Per renderle maggiormente fruibili ed immediate, le nostre pagelle sono divise in un triplice livello di valutazione: dal livello rosso a quello blu rappresentando una scala crescente di apprezzamento. Al termine di ogni pagina sarà possibile scoprire il successivo livello premendo sul pulsante “pagina seguente“.
Indice dei contenuti
LIVELLO ROSSO:
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ESTATE PUNK – Benji & Fede
Il singolo estivo era stato un’anticipazione del riavvio del progetto in due che, tra poche settimane, conoscerà la pubblicazione del quinto album d’inediti. Per anticiparne l’uscita il duo sceglie di puntare su di un brano scritto dal solo Federico Rossi con Michelangelo Vood, Gabriele Lerna e la produzione di Katoo. Il brano si discosta totalmente dalle precedenti proposte del marchio Benji & Fede che qui punta a mostrarsi maturato e definitivamente collocato all’interno di un pop adulto anche dal punto di vista di un suono minimale e tradizionale. Ne esce un pop sincero che porta la voce a confrontarsi con qualche sali e scendi melodico. Rimane da capire se i due ex boy della musica italiana siano davvero pronti a questo salto di categoria. Al momento il passo sembra più lungo della gamba. VOTO: 5.5
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CIAO – Laura Pausini
Laura riadatta in italiano un brano di Sam Smith. Forse proprio per queste le attese erano alle stelle immaginando che la popstar più famosa d’Italia nel mondo avesse scelto una ballatona struggente dalle tinte soul dell’artista britannico. La scelta, invece, ricade su un pezzo scanzonato che sfrutta atmosfere da club e un cantato leggero. La volontà è chiara: puntare su di un repertorio più fresco che sappia guardare alla contemporaneità senza, tuttavia, rinunciare alla propria cifra stilistica. Il risultato, però, come tutte le volte in cui Laura ha cercato di uscire dal suo territorio per avventurarsi in qualcosa di più fresco, la mostra non perfettamente a proprio agio. Il pezzo si lascia ascoltare ma risulta ben lontano dalle cose migliori dell’ugola di Solarolo che, cerca un ritornello martellante che si faccia ricordare e, invece, trova un pezzo troppo debole per risollevare un disco che non ha avuto le sorti migliori. VOTO: 5
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