Indice dei contenuti
LIVELLO BLU:
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COME TI PARE – Aiello
Anticipa la stagione dei ritmi caldi e dei suoni avvolgenti Aiello trovando in “Come ti pare” un singolo capace di rievocare le sue cose migliori per la bella stagione. La strumentazione ritmica arricchisce lo scenario produttivo movimentando un cantato già ricchissimo di accenti e sfumature che una voce ricca come quella di Antonio già possiede per natura. Sta proprio nella voce di Aiello il vero punto forte della proposta che si rivela capace di conquistare proprio grazie all’unione efficace tra suono e voce. Ora ci si augura che con il prossimo autunno, Aiello sappia anche ritrovare quella sua capacità di raccontare con visceralità un mix indie-soul-pop d’altri tempi. VOTO: 7
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PER NON PERDERE NOI – Brunori Sas
Altro estratto radiofonico dall’album “L’albero delle noci” dopo i due singoli autunnali e l’episodio sanremese. In questo caso Brunori sceglie la cornice di una ballata intensa che si apre con un accompagnamento davvero minimale che cresce insieme alla narrativa testuale senza, tuttavia, mai prendere davvero il volo se non nella coda finale. Dario racconta di un amore consumato in cui tutti perdono qualcosa di sè. Un perdere che, comunque, non si traduce in un perdersi perchè, malgrado tutto, “siamo stati due eroi a non perderci noi”. Intenso, come sempre, anche se forse meno immediato e spendibile radiofonicamente. VOTO: 7
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OGGI SONO IO – Alex Britti e Marco Mengoni
Il bluesman romano festeggia il quarantennale di carriera reinterpretando un suo grande classico che molta della propria popolarità la deve a Sua Maestà Mina che la reincise nel 2001, due anni dopo la sua proposizione al Festival di Sanremo. Forse, proprio per rievocare il graffio vocale della Tigre di Cremona viene chiamato Marco Mengoni che ha nella voce l’estrosità e la versatilità necessaria per far rendere al meglio una ballad così in crescendo. L’amalgama tra le voci risulta efficace e strutturata. L’arrangiamento minimale ma d’atmosfera è sufficiente per accompagnare tra i sali e scendi fino al cantato all’unisono del finale. Finale che, giustamente, permette l’unico vero ghirigoro vocale ad un Mengoni fin troppo misurato rispetto alle potenzialità. VOTO: 7
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TILT – Federica Abbate
C’ha provato tante volte Federica Abbate ad emergere sul piano personale come cantautrice dopo una vita passata nel dietro le quinte come autrice hit maker per tantissimi nomi di rilievo dello scenario discografico nostrano. Non sempre le cose sono, però, andate come ci si aspettava facendo propendere per l’idea che non sempre dei bravi autori sono anche dei bravi artisti da linea del fronte. Il nuovo tentativo (che ad onor del vero arriva dopo una sosta piuttosto prolungata) arriva grazie alla co-scrittura di Raige e al producer Cipro. “Tilt” esalta le tinte timbriche della voce della Abbate creando un mix contagioso e positivo. Forse il suo colpo più a fuoco. VOTO: 7+
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AMOR – Achille Lauro
Per accompagnare la pubblicazione del suo nuovo album, Achille Lauro sceglie il lancio di un nuovo singolo radiofonico dopo il successo autunnale di ‘Amore disperato’ e della sanremese ‘Incoscienti giovani’. Stavolta il tema amoroso viene rivolto e declinato nei confronti di Roma. La struttura narrativa consente, però, saggiamente di riversare i versi verso una lei generale ed universale. La forma, invece, è quella ormai tipica della ballad struggente in cui Lauro ha trovato la sua nuova confort zone. Ne esce un inno che si farà cantare a tutto fiato con estrema facilità. La domanda ora è: per quanto Lauro saprà reggere sul piano dell’originalità e della qualità con una forma canzone così già standardizzata? VOTO: 7.5
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BELLA DAVVERO – Ultimo
Ultimo si affida per la prima volta alla produzione di Juli, ultimo vincitore del Festival di Sanremo al fianco di Olly. Lo fa sostanzialmente per continuare a seguire (e magari rafforzare) la scia produttiva che sta seguendo già da qualche stagione e cioè la ricerca del mantenimento della chiave pop assieme all’inserimento di una strumentale più leggera e di un cantato più corale possibile. Juli s’inserisce bene in questa ricerca raggiungendo il giusto risultato con un ritornello che si canta a squarciagola adattandosi bene alla stagione primaverile e al prossimo tour negli stadi del cantautore romano. Ultimo non si allontana troppo dalla propria scrittura ma trova un suono per lui nuovo che, però, non lo sconfessa. E la cosa non è da sottovalutare affatto. VOTO: 7/8
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STRADE – Giordana Angi
Giordana è in un momento particolarmente ispirato con la propria scrittura. Dopo la buona ‘Piano Piano’, questa ‘Strade’ rafforza l’idea di una cantautrice capace di dare nuovamente valore alle parole pur rimanendo all’interno dell’alveo di un pop mainstream. Il tema è quello dell’amore che, seppur separato e lontano, è ancora vivo. Tra le tante strade che la vita propone con le proprie diramazioni e scelte alternative, il ‘te’ che funge da destinatario continua ad orientare la bussola. Giordana canta con il solito trasporto interpretativo sottolineando i passaggi cruciali. Sarebbe, forse, servito un arrangiamento meno “solare” per rafforzare quel senso di struggimento che ogni ballata d’amore custodisce. VOTO: 8
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