Indice dei contenuti
LIVELLO ARANCIONE:
-
ULTIME PAROLE – Jack Savoretti e Natalie Imbruglia
Dopo anni di continui corteggiamenti, Jack Savoretti cede alla tentazione di un disco completamente in italiano e inizia questo percorso discografico al fianco di Natalie Imbruglia con una canzone ed una voce che gli permette di mantenere i piedi in una scarpa. La canzone si divide tra inglese ed italiano risultando non del tutto decisa a proposito della direzione da perseguire. Da questo punto di vista sarebbe stato maggiormente apprezzabile un totale passaggio all’italiano rendendo appieno godibile anche un pezzo che ha un’orecchiabilità e una complessità di cantato notevole. Peccato, troppo timoroso anche se musicalmente sempre valido. VOTO: 6
-
FOGLIEMORTE – Neffa e Fabri Fibra
Tornano a collaborare Neffa e Fabri Fibra in questo pezzo che, in sostanza, conferma le caratteristiche di entrambi gli artisti sfruttando il modello di forma-canzone ormai tipico: le strofe serrate si alternano agli incisi più melodici il tutto con un gancio sonoro capace di catturare l’attenzione dell’ascoltatore distratto. Fibra s’inserisce solo nella prima metà del brano lasciando, poi, la scena ad un Neffa che mostra tante proprie diverse sfaccettature mentre un fischio accompagna l’intero sviluppo del pezzo. VOTO: 6+
-
NON CREDO PIU’ A NIENTE – Ex-Otago e Olly
E’ una proposta decisamente più vicina alla dimensione musicale dell’ospite che a quella originalmente espressione della musica del gruppo degli Ex-Otago. Pur nella propria giovinezza e nella brevità della propria attività discografica, Olly gode già di una dimensione musicale identificativa già sufficientemente precisa. Anche in questo caso, dunque, le tastiere sono in primo piano con una dimensione ritmica che sostiene tutto lo sviluppo del brano. Le due voci ben si fondano con l’esito che il brano risulta spendibile e ben disteso anche se più facilmente immaginabile nella versione solista di Olly che in quella della band. VOTO: 6+
-
ADRENALINA – Baby Gang, Blanco e Marracash
Puntano sullo schema ormai collaudato del terzetto per realizzare una nuova hit che ha la propria genesi nel mondo street ma che ha in sè anche la forza pop di accedere alle masse. Blanco, in questo senso, è una mossa importante e fondamentale con la credibilità urban di Marracash che gioca un ruolo altrettanto importante. La produzione di Higashi e Michelangelo tiene il suono ancorato ad un’ambientazione scura e soffusa ma pronta a dare sempre il giusto contributo per la scarica d’energia necessaria. Una buona fusione. VOTO: 6.5
Lascia un commento