Racconto della prima delle tre dati milanesi di Max Pezzali
Domenica 30 giugno siamo stati al primo dei tre concerti a San Siro di Max Pezzali. Il cantautore pavese è tornato al Meazza, dopo avervi cantato per la prima volta nell’estate 2022. Quest’anno però lo ha fatto con tre date all’interno del suo primo tour negli stadi, Max Forever (Hits Only) – Stadi 2024, che ha toccato sei importanti città italiane (qui per le altre date, la scaletta e i biglietti). Ecco il nostro resoconto della serata.
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Un’operazione nostalgia perfettamente riuscita
Lo spettacolo ha visto una scaletta ricca dei suoi più grandi successi ed è stato impreziosito da una scenografia con la quale l’artista ha interagito in diversi momenti. Gli spettatori hanno quindi potuto fare un salto nel passato, in particolare nei tanto amati anni ‘90, con i due schermi laterali che ricordavano dei vecchi televisori analogici e numerosi altri simboli che rimandavano ai suoi pezzi più iconici. Dal cartone animato che rappresentava “La regina delle celebrità”, al due di picche umano (vera star della serata) simbolo de “La regola dell’amico”, passando per la mano de “Il grande incubo” e gli Arbre Magique di “Sei un mito”, fino al pallone de “La dura legge del goal”, la ragnatela di “Hanno ucciso l’uomo ragno”, il cactus di “Nord sud ovest est” e, in chiusura, la banconota da 10.000 lire, chiaro rimando a “Con un deca”.
Sullo schermo centrale invece, venivano inoltre trasmessi dei visual, anch’essi volti a ricreare l’effetto nostalgia, vero filo conduttore della serata: dalle riviste di cronaca rosa per “La lunga estate caldissima”, all’album di figurine dove Pezzali veniva accostato a personaggi storici durante “La dura legge del goal”, fino all’annuario scolastico raffigurante Max, ma con diversi outfit, pettinature e identità de “Gli anni”.
Pochi ospiti, ma un grande lavoro di squadra
Per l’opening e la chiusura sui tre brani costituenti il bis finale, Pezzali si è affidato invece all’accompagnamento dell’Orchestra di fiati di Casalbuttano e Offanengo, unici ospiti della serata.
Quello che è stato offerto agli spettatori è stato un vero e proprio viaggio nel tempo, che è andato a privilegiare il primo decennio di carriera con gli 883, delegando alle hit “Eccoti” e “Sei fantastica” e all’ultimo singolo “Discoteche abbandonate” il compito di rappresentare gli ultimi vent’anni da solista. Peccato non aver trovato spazio anche per un brano iconico, che è di fatto la più recente grande hit di Max Pezzali in termini di vendite, come “L’universo tranne noi”. Tuttavia l’artista ci ha tenuto a soddisfare le richieste dei fan, cantando, per la prima volta in un suo tour, uno degli ultimi singoli targati 883, “Ci sono anch’io”.
La soddisfazione e la partecipazione del pubblico è stata tangibile in modo continuo, grazie a una scaletta piena di brani che hanno segnato più generazioni, sapendo diventare dei veri e propri inni. L’artista si è inoltre distinto per delle performance cariche della sua proverbiale allegria e professionalità (nonostante qualche problema tecnico) e per la grande umiltà e gentilezza con la quale ha ringraziato, trovando parole specifiche per ognuno di essi, il suo “squadrone” di musicisti.
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