Racconto del concerto del trio nell’anfiteatro romano di Verona
Standing ovations, lunghi applausi, strette di mano e sorrisi per Gianluca, Ignazio e Piero, i tre ragazzi de Il Volo che si prendono e conquistano l’Arena nei quattro spettacoli di maggio, tre dei quali trasmessi in televisione. Lunedì 13 maggio, siamo stati fortunati ad essere presenti al quarto di Tutti per uno perché “è la più bella serata delle quattro”, rassicura il trio dopo aver scaldato l’atmosfera con Nelle tue mani (Now We Are Free) di Andrea Bocelli dal film Il Gladiatore e la loro Capolavoro, brano portato a Sanremo 2024 presente nel loro ultimo album Ad Astra. Lo spettacolo è un viaggio musicale dove si ripercorre la carriera de Il Volo fino ad arrivare proprio a questo disco, per la prima volta formato da soli inediti e uscito il 29 marzo.
Tutti per uno e uno per tutti, allora e come di consueto, spazio per esibizioni singole e d’insieme: si parte con The Show Must Go On dei Queen interpretata da Ignazio, poi Rocket Man di Elton John con Gianluca e la lirica di Piero, Amor, vida de mi vida di Federico Moreno Torroba spesso cantata da Placido Domingo.
Tra passato e presente, si passa a Frammenti di universo, quarta traccia dell’ultimo album e Il mondo di Jimmy Fontana, canzone che li accompagna da quindici anni, esibizioni solenni e di grande impatto interrotti e da momenti dove Piero, Gianluca e Ignazio scherzano, si prendono in giro. E’ proprio l’ironia di quest’ultimo, unito al suo marcato accento siciliano a dare il via a piccoli intervalli più leggeri, alternando riflessioni emozionanti a battute che fanno prendere fiato tra una performance e l’altra.
Sono quasi due ore e mezza di concerto ad altissima intensità, praticamente senza pause con il pubblico travolto dalla potenza e pulizia canora del trio: Almeno tu nell’universo di Mia Martini, definito il “cavallo di battaglia” di Ignazio, dedicata a quelli che come lui “pensano che qualcuno li stia guardando da lassù” e chiusa con una standing ovation; Eleanor Rigby, la canzone più bella dei Beatles per Gianluca; My way di Frank Sinatra; Hallelujah di Cohen in un anfiteatro illuminato dai cellulari degli spettatori.
Nell’atmosfera magica creatasi, gli artisti si godono l’Arena, spesso anche in mezzo al pubblico tra abbracci, foto, pacche sulla spalla, passando da Il mondo all’incontrario, altro pezzo del nuovo disco, a La Cura di Franco Battiato, per poi andare verso la chiusura con Te vojo bene assaje, la loro canzone vincente a Sanremo 2015 Grande amore e Nessun dorma di Luciano Pavarotti.
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