Gianna Nannini presenta il nuovo album “Sei nel l’anima”
L’evento è unico: la presentazione del nuovo progetto (più che) discografico di un’inarrestabile Gianna Nannini. Tanti gli amici accorsi giovedì 21 marzo all’Armani Privé a Milano tra cui Michelle Hunziker, Malika Ayane, Pacifico e tanti amici musicisti e giornalisti. Qui si presentano: il nuovo album; il film “Sei nell’anima“ dal 2 maggio in esclusiva su Netflix (Gianna tiene ha specificare “è un film, non è un documentario!”); il tour europeo Sei nell’anima tour European leg che parte a novembre, che fa tappa nelle principali arene europee; e infine la riedizione del libro “Sei nell’anima (Cazzi miei)” edito da Mondadori in distribuzione a partire dal 2 maggio.
Per l’occasione speciale al banco si servono cocktail esclusivi ispirati alle tracce del nuovo disco: 1983 (Gin Emilio, cordiale al bergamotto zenzero, sweet&sour e soda al pompelmo); Tutta la vita (Gin Emma, cordiale al lampone, sciroppo di vaniglia, succo di lime soda); Stupida emozione (vodka belvedere, succo all’ananas, succo di lime, sciroppo d’agave e soda); per chiudere Maledetta confusione (vodka belvedere, liquore all’arancia, sciroppo di frutti di bosco e una spruzzata di succo di lime).
Indice dei contenuti
Il nuovo album d’inediti
Gianna arriva sul palco, ci accoglie subito con un «benvenuti alla mia festa ragazzi, sono molto contenta che siate qua, è una festa propiziatoria, tutti insieme per festeggiare questo disco pazzesco». Sono le 22.30, comincia a suonare alcuni brani live voce e chitarra per poi tornare poco prima della mezzanotte in attesa dell’uscita del nuovo album, con lei sul palco c’è Michelle Hunziker che invita tutti i presenti, una volta scoccata la mezzanotte, a scaricare l’album da tutte le piattaforme.
L’album è su etichetta Columbia Records e Sony Music Italy, nasce da una profonda ricerca delle sonorità a lei più care, quelle della musica afroamericana, iniziata già con La Differenza, il suo ultimo disco registrato a Nashville dai forti connotati blues e raccoglie dodici tracce inedite che la rockeuse italiana ha scelto di condividere con il suo amato pubblico. Gianna è felice di questa serata, è un fiume in piena ed è bello vederla in forma: «Per me le canzoni nascono da parole chiave. Sono partita dalla parola Anima, che è il nostro modo di dire Soul. Ogni paese ha il suo Soul e io ho cercato il mio. Questa ricerca è diventata una missione, che mi ha guidata nella composizione delle dodici tracce dell’album».
Il lavoro discografico porta le prestigiose firme dei produttori Andy Wright (Massive Attack, Jeff Beck, Simply Red) e Troy Miller (Amy Winehouse, Gregory Porter, Diana Ross), fino alla partecipazione del produttore e chitarrista Raül Refree (Rosalia, Guitarricadelafuente), è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in formato fisico: tre versioni vinile (vinile nero, vinile bianco autografato in esclusiva su Amazon.it, vinile grigio autografato e numerato in esclusiva solo sullo store Sony Music) e CD (anche in versione autografata in esclusiva per LaFeltrinelli). Tante versioni, quelle che fanno svenare i fan più accaniti che non possono perdersene una!
Io voglio te è il nuovo singolo estratto scritto da Gianna Nannini con la collaborazione di Alex “Raige” Vella e Mauro Paoluzzi. È un omaggio in musica ai fan che da sempre la sostengono, “Io voglio te” cattura l’essenza di questo sentimento incondizionato attraverso l’emozionante videoclip, che frame dopo frame mostra i momenti più significativi delle coinvolgenti performance live di Gianna in tutto il mondo. Un’avvolgente dichiarazione d’amore, romanzo soul-sperimentale, “Io Voglio Te” si sviluppa sul leitmotiv melodico di un sintetizzatore alieno e sognante, intrecciato al groove dritto della batteria… “O te o nessuno” continua il ritornello, viscerale e diretto, a confermare ancora una volta la natura eternamente passionale di Gianna Nannini.
Il film, il libro ed il tour
Il party è anche l’occasione per presentare il film disponibile dal 2 maggio solo su Netflix: “Sei nell’anima” è un frammento della sua storia, fino ai trent’anni, dall’infanzia ai suoi primi successi, passando da una svolta che trancia di netto il percorso di Gianna, tanto da considerare la sua vera nascita l’anno 1983. In un angolo del locale si stampano delle T-shirt personalizzate col proprio nome e anno di nascita, nell’appendiabiti spicca quella di Michelle 1977 che, visto che tutto il mondo è paese, fa gola a qualcuno e la showgirl si rimette in fila per farsene stampare un’altra.
Il film è liberamente tratto dal libro autobiografico ristampato per l’occasione con il titolo “Sei nell’anima (Cazzi miei)”. L’edizione aggiornata include una nuova prefazione che racconta il legame tra le pagine del libro e la loro trasposizione cinematografica, verrà pubblicato in occasione dell’uscita del film.
C’è attesa che per il grande ritorno live di Gianna Nannini previsto per il prossimo novembre 2024, con la tournée Sei nell’anima tour – European Leg. Distribuito da Friends & Partners e co-prodotto con 3Monkeys, il tour restituirà l’icona del rock al suo pubblico attraverso imperdibili appuntamenti live nelle arene di Ginevra, Zurigo, Monaco, Hannover, Francoforte, Berlino, Essen, Ludwigsburg, Ravensburg, Nuremberg, Kassel, Firenze, Torino, Milano, Eboli e Roma.
Sei nel l’anima | track by track
- 1983
- Silenzio
- Io voglio te
- Lento lontano
- Filo spinato
- Tutta la vita
- Il buio nei miei occhi (I’d rather go blind)
- Bang
- Maledetta confusione
- Ciao è meglio di goodbye
- Stupida emozione
- Mi mancava una canzone che parlasse di te
1983 è un’accelerata blues-rock di 1983, su cui corre veloce il parlato graffiante di Gianna Nannini, apre impetuosamente le porte del nuovo progetto discografico della rockeuse italiana per antonomasia. “Sono nata senza genere” è il primo significativo mantra di questo brano mozzafiato: tra travolgenti riff di chitarra e sorprendenti pennellate degli archi, la cantautrice scatta provocatorie fotografie dell’eterogenea e frenetica società moderna.
Silenzio è il primo singolo estratto dall’album (di cui qui la nostra recensione), tassello inaugurale di quest’opera nuova, una profonda riflessione in musica, uno sguardo fisso ai propri sentimenti che alla fine di una relazione trovano rifugio soltanto nell’introspezione.
Lento lontano è una perla assoluta di questo album è una canzone gospel in italiano. L’amore vero quello spirituale va oltre la parola fine. Ed è qui che le lacrime e i ricordi prendono la forma di un abbraccio avvolgente che ci culla tra le strofe e i ritornelli, fino ad espandersi come un messaggio universale sulla scia dei potentissimi cori in coda al brano.
Filo spinato è un’attrazione pericolosa muove e alimenta questo brano struggente. A cavallo tra modern jazz e pop raffinato, si snoda e riannoda una storia ossessiva e tormentata.
Tutta la vita è un invito a vivere appieno e intensamente, senza paura di noi stessi: individui capaci di grande amore, odio, gioia e dolore. Le emozioni forti sono ciò che rende la vita degna di essere vissuta. E devo dire che ho gradito anche il cocktail!
«Io negli occhi ho chiuso il sogno che ho di te», Il buio negli occhi è una splendida riscrittura in italiano dell’omonimo brano di Etta James datato 1968, I’d Rather Go Blind, e parla di crepacuore. Tra vibrazioni sacrali e tocchi più blues, la protagonista del brano esprime profondi sentimenti di dolore per la persona amata, ammettendo che sarebbe più facile rinunciare alla propria vista piuttosto che provare lo strazio di vederla allontanarsi.
Pop-rock convulso: è questa la definizione di Bang, brano sanguigno, divertito e sensuale che fonde alla perfezione strumenti elettrici e melodismo. Tra la sabbia del Messico e le prime luci dell’alba, un irrefrenabile impulso on the road colpisce dritto al cuore come uno sparo, nasce un amore.
Maledetta Confusione ha un sound mordente e conturbante, la provocazione è la matrice di questa canzone. Ritroviamo in questo pezzo l’alternanza tra parlato e cantato, marchio di fabbrica della cantautrice toscana, tratto distintivo della sua produzione artistica.
Quando lasciarsi fa troppo male Ciao è meglio di Goodbye. Questo brano descrive appieno il senso dell’abbandono, la paura di essere dimenticati, la volontà di non dimenticare e di lasciare una porta sempre aperta. L’intento di questa ballad è fissare ricordi laddove tutto si sta sgretolando, lasciando spazio al caldo torpore della lontananza.
Atmosfere morbide e sognanti quelle generate dalla dolcissima melodia di fondo su cui si articola Stupida Emozione. In 3 minuti e 12 secondi di sincera poesia dalle venature orchestrali, Gianna Nannini si sveste di ogni sovrastruttura lasciandosi andare a una spontanea e istintiva dichiarazione d’amore: “Ho una frase qui con me, la più semplice che c’è, io ti ho sempre amato!”
Mi mancava una canzone che parlasse di te chiude questo disco. La chitarra spigolosa di Raül Refree è un’onda che avanza e ripiega impetuosa. Nell’atto finale di questo grande progetto discografico Gianna è nuda e appoggiata a poco, e così finisce per arrivarci più vicino, ci scivola dentro. Le parole del ritornello sono come un brindisi, il bicchiere è alto e la voce è forte per resistere a questa vita che non si sa dove va.
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