Gerardina Trovato

Gerardina Trovato torna gridando il suo “Credo nei miracoli” – RECENSIONE

La cantautrice siciliana torna dopo anni di silenzio discografico con un nuovo singolo

Sembrava un sogno, un vero miracolo, eppure Gerardina Trovato, una delle cantautrici più talentuose che gli anni ’90 ci avevano regalato con promettente entusiasmo, è riuscita a trovare la forza di tornare con un nuovo singolo: “Credo nei miracoli” per l’appunto. Dopo anni di silenzio discografico, di sporadiche apparizioni e di tanto futile parlare, la penna e la voce che fu di successi indimenticati come ‘Ma non ho più la mia città’, ‘Gechi e vampiri’ ‘Vivere’ torna, così, alla musica e lo fa nel modo migliore possibile.

La ripartenza, a dire il vero, si deve alla forza dei social network che la scorsa estate avevano riportato alla ribalda il nome e la musica di Gerardina Trovato grazie a dei video da milioni di visualizzazioni in pochi giorni. Un’attenzione mediatica inattesa e insperata la resero tra le artiste più discusse per settimane (noi fummo i primi ad intervistarla, qui). Da allora la cantautrice si è mossa compiendo i passi giusti: il ritorno ai concerti live, ospitate televisive a tema musicale e di racconto di questi anni di silenzio e, soprattutto, la ricerca di una ripartenza discografica.

Il ritorno con ‘Credo nei miracoli

Oggi che Gerardina Trovato torna alla musica lo fa con un brano potente, evocativo del suo talento e della sua penna come Credo nei miracoli“. Scritto e composto unicamente dalla stessa artista siciliana, il pezzo si rivela essere una classica ballata pop dotata di un’orchestrazione importante, di quei respiri tipici di un cantato melodico dei tempi d’oro e di quell’ingrediente segreto che da sempre sta nella scrittura della Trovato.

Con una partenza soffusa che si apre con un’atmosfera tetra che si sofferma su un pubblico imprecisato fatto da “gente che sa solo la sua verità”, la canzone si apre, poi, in un ritornello che si fonda su fiducia e speranza. La ripresa con la seconda strofa introduce anche una componente ritmica che da al brano quella dinamica necessaria per crescere. Se le parole scelte per le strofe continuano a concentrarsi su di uno scenario generico che descrive i limiti di un vivere comune, il testo dell’inciso rivela tutta la speranza che la cantante ripone nel vivere e in una componente spirituale presente e forte: “crederei che esistono i miracoli e che c’è qualcuno lì, dietro a quelle nuvole”.

Credo nei miracoli‘, la recensione

La voce di Gerardina torna alla mente di chi la amò e la seguì con passione nei primi anni dei suoi successi. La limpidezza del suo timbro si mischia, quasi in modo impercettibile, a quelle tinte di malinconia e di disillusione che le rughe dell’esperienza hanno donato alla sua vita. Sul finale, quando per tutto il brano la vocalità non ha mai spinto per davvero, Gerardina si lascia andare ad un grido più marcato che emoziona e cattura.

“Credo nei miracoli” non è solo il ritorno di Gerardina Trovato alla musica ma è anche, e soprattutto, una bella canzone. Una canzone che ha il merito di risultare fedele e coerente con l’intero percorso compiuto artisticamente dalla sua cantautrice. Una canzone che la racconta con verità ribadendone il talento nella scrittura in primis permettendole di aprire una finestra sul proprio mondo. Un mondo che, perfettamente, è rappresentato anche dalla stessa copertina scelta per il singolo: una platea che la osserva e reagisce con emozione, trasporto e felicità al suo ritorno.

Ora spetta al pubblico, al suo pubblico, riabbracciarla e riconoscerla. “Credo nei miracoli” è nata per questo e Gerardina Trovato merita la possibilità di tornare a far sentire la propria arte ai più ricordandoci che le belle canzoni, le belle voci e le belle storie non hanno età, tempo o tramonti.

Direttore editoriale e fondatore di "Libera la Musica" dal 2024 dopo essere stato per 12 anni alla guida di uno dei principali siti d'informazione e critica musicale. Amante del pop, delle belle voci, della nostalgia e del mondo andato fatto di classe, divismo, qualità e canto. Non rinnego il futuro, lo incoraggio ad essere migliore non cancellando il passato.