Carlo Conti Sanremo 2025

Carlo Conti IV, tra innovazione (?) e restaurazione nel regolamento di Sanremo 2025

Il nuovo direttore artistico del Festival introduce le prime novità del regolamento

Tra innovazione e restaurazione, cominciano a trapelare le idee che Carlo Conti sta preparando per la nuova edizione del Festival di Sanremo 2025. Queste le parole del nuovo direttore artistico nella prima intervista ufficiale al caffè del tg1 mattina in cui parla del nuovo regolamento: “riporto la suddivisione tra nuove proposte e i big. Le nuove proposte non andranno ad aumentare il numero dei big: non faranno la gara insieme ai big, ma ci sarà una gara a parte con un vincitore delle nuove proposte e i big faranno la loro corsa”.

Prima grande novità, quindi non ci sarà il calderone di tutte le canzoni che in qualche modo aveva portato beneficio soprattutto per le nuove leve. Conti aggiunge anche che non ci saranno le eliminazioni ovviamente, perché ormai sono passate”. Quindi niente gioco al massacro per garantirsi qualche punto di share in più.

Poi cita gli ultimi sette Festival di Sanremo che lo separano dai suoi Festival, il primo esattamente 10 anni prima del suo ritorno, nel 2015, per poi proseguire nel 2016 e nel 2017 assieme a Maria De Filippi. E a proposito delle edizioni passate dice: “Lavoro sull’ottimo lavoro fatto da Baglioni nei suoi due anni e dai cinque straordinari di Amadeus, che hanno fatto crescere a dismisura il Festival di Sanremo”. Alla giornalista che gli chiede se ha già pensato a chi lo affiancherà sul palco del Teatro Ariston risponde: “non ho ancora pensato a chi sarà con me sul palco, ma ti do una notizia, io avendo una certa età non riesco ad arrivare troppo tardi, allora rimetto il DopoFestival, finirò prima, verso l’una e dopo ci sarà il DopoFestival”.

Altro punto forte della restaurazione contiana: il ritorno del DopoFestival. Si chiude all’una, quindi ci saranno meno canzoni in gara dopo le trenta proposte nell’ultima edizione. Quindi conferma che “ci saranno meno canzoni in gara. Sarà una grande festa”. Conti sogna di potere aprire la sua quarta edizione portando sul palco la rockstar italiana per eccellenza: Vasco Rossi. Coglie l’occasione per fare direttamente dagli studi del telegiornale un appello al cantautore di Zocca che potrebbe tornare su quel palco magari con Albachiara.

Antonino Muscaglione, nasce a Palermo nel 1976. Da sempre appassionato di disegno, attento a dettagli, per altri, non rilevanti. "Less is more", avrebbe scoperto in seguito, diceva Mies Van Der Rohe. Consegue la Laurea in Architettura nella Facoltà d'Architettura della sua città. Vive in Lombardia, si divide fra progettazione architettonica e insegnamento. Denominatore comune delle sue attività è la musica, da sempre presente nella sua vita. Non può progettare senza ascoltare musica; non può insegnare senza usare la musica come strumento di aggregazione.