Brunori Sas Cassandra Raffaele
{"remix_data":[],"remix_entry_point":"challenges","source_tags":[],"origin":"unknown","total_draw_time":0,"total_draw_actions":0,"layers_used":0,"brushes_used":0,"photos_added":0,"total_editor_actions":{},"tools_used":{},"is_sticker":false,"edited_since_last_sticker_save":false,"containsFTESticker":false}

Brunori Sas ospite di Cassandra Raffaele ne “La più bella canzone d’amore”

Collaborazione illustre per la cantautrice siciliana nel suo nuovo singolo

A due anni dall’ultimo disco “Camera Oslo“, Cassandra Raffaele ritorna con il nuovo singolo “La più bella canzone d’amore” con uno special guest d’eccezione, Brunori Sas. Prodotto da Roberto Villa e disponibile in digitale da venerdì 18 ottobre, il brano è dedicato a tutti quelli che ancora non hanno ricevuto una dedica d’amore, per i dimenticati, per i “difficili”, per quelli che vorrebbero tanto amare ma che fanno fatica a fidarsi dell’amore stesso. Ma non solo.

Cassandra riflette profondamente sul panorama attuale in cui l’umanità si trova a parlare, quasi in modo ormai tristemente “naturale e banale” di stato di guerra: “Mi sono resa conto che, in questo contesto, urge al contrario parlare d’amore da prendere come fosse una medicina, una terapia d’urto, rendere l’amore virale come una pandemia che ci obbliga questa volta, a volerci bene. Sì, l’amore dovrebbe diventare così, ovvio e diffuso, come respirare, mangiare, camminare ed influenzare i nostri atteggiamenti con gli altri“.

La cantautrice, musicista e produttrice siciliana, romagnola di adozione, due volte vincitrice di Musicultura, racconta come è nata il feauring con Brunori Sas: “Ho conosciuto Dario nel backstage de l’Indiegeno Fest in Sicilia dieci anni fa. Da quell’incontro è nata una bella amicizia artistica che è continuata negli anni a suon di cantate e aperture ai suoi concerti, ma anche di chiacchiere telefoniche sui massimi sistemi e la musica”.

“Questo brano – continua Cassandra – non era previsto, è arrivato alle mie orecchie così senza preavviso, come il più imprevedibile e durevole incontro d’amore. Scrivendolo e suonandolo al piano, ho sentito da subito che non avrei potuto esprimerlo al meglio se non con la presenza di Dario, una delle voci maschili italiane più intense ed appassionate che abbia mai ascoltato, sui dischi e dal vivo che, dopo aver ascoltato la demo, ha detto: <<Ok,facciamolo!>>”.

Classe '92, il sogno della scrittura l'ho lasciato per troppo tempo chiuso in un cassetto definitivamente riaperto grazie a Kekko dei Modà, il primo artista ad essersi accorto di me e a convincermi che questa è la strada che devo percorrere. Per descrivere il mio modo di raccontare la musica utilizzo le parole che mi ha detto una giovane cantautrice, Joey Noir: "Grazie per aver acceso la luce su di me quando si sono spenti i riflettori". Non faccio distinzioni tra la musica che è sotto i riflettori e quella che invece non lo è, perchè l'unica vera differenza dovrebbe essere tra musica fatta bene e musica fatta male.