Le pagelle degli inediti presentati sabato dai concorrenti in gara a Ora o mai più
Si è chiusa sabato, con la meritatissima vittoria di Pierdavide Carone, la terza edizione di Ora o mai più. Un risultato atteso, che ha visto il cantautore pugliese scontrarsi in finalissima con Matteo Amantia degli Sugarfree, mettendo a confronto i due artisti indubbiamente più pronti a riaffacciarsi al mercato discografico e più spendibili per un rilancio, ma forse anche sprecati per un format che può, e deve, migliorarsi.
Parliamo, infatti, di un programma che nasce con la nobilissima idea di ridare una vetrina ad artisti che l’hanno persa spesso non per colpe loro e, quindi, anche con l’obiettivo di offrire un rilancio ai concorrenti. Il problema è che questo scopo non trova il suo definitivo compimento perché non c’è nulla di certo in palio, i partecipanti non hanno un orizzonte definito e il loro destino rischia di continuare a dipendere da dinamiche discografiche e di mercato.
Come si può migliorare, quindi, il format? Semplice: offrendo un’opportunità di rilancio garantita che coinciderebbe con un posto tra i Big di Sanremo per il vincitore e, perchè no, assicurando anche la programmazione sulle radio Rai degli inediti più apprezzati. Soluzioni che farebbero accrescere il senso della competizione, aumenterebbero l’interesse del pubblico quest’anno molto tiepido (solo due milioni di spettatori con il 15% di share per la finale) e darebbero i giusti meriti agli artisti in gara che, come vediamo di seguito con le pagelle dei loro inediti, sono spesso pronti a uno spazio decisamente più importante di quello offerto oggi.
Indice dei contenuti
Pago – Fa che non sia per sempre
“Non avrò paura di ricominciare“, canta Pago in un brano che arriva nel momento giusto di una ripartenza perché velato di tutta quella speranza che si porta dietro il desiderio di una rinascita dopo “anni fatti di sogni e attese“. Una ballad profonda, matura, intensa, con un crescendo emozionale figlio della miglior tradizione melodica italiana, che avrebbe potuto fare un figurone in un Sanremo d’altri tempi e che si segnala come il miglior inedito in concorso. VOTO: 8,5
Anonimo Italiano – Lupo abbandonato
Scritto insieme a Enrico Boccadoro, vincitore del Premio AFI a Sanremo 2005 e prematuramente scomparso nel 2017, il brano ha come protagonista un cane abbandonato sull’autostrada che ricorda i momenti più belli passati insieme al proprio padrone, arrivando a dire che “continuerò ad amarti” e facendosi, così, manifesto della fedeltà tipica dell’animale. Il plus è, appunto, rappresentato dal testo toccante e da una tematica purtroppo raramente trattata nella musica. VOTO: 6,5
Matteo Amantia – Togliersi di torno
Sorprende il frontman degli Sugarfree con questo brano che strizza l’occhio al funk e risulta, così, lontano dal rock melodico tipico della band. Una proposta solo all’apparenza fresca e spensierata, perché nasconde, in realtà, un’acuta riflessione sull’epoca moderna considerata come un circo formato da apparenze e superficialità, in cui siamo tutti connessi e abbiamo, quindi, l’esigenza di cercare una nostra forma di libertà, che Amantia trova nell’idea del viaggio. È l’inedito più in linea con l’attualità e più spendibile radiofonicamente, senza comunque rifarsi a forzati copia-incolla. VOTO: 7,5
Loredana Errore – In un abbraccio
È una storia che raccoglie tante storie quella cantata dall’ex concorrente di Amici, con tante giovani donne tutte unite dal sogno di trovare un amore che viva di dipendenze emotive e di abbracci. Non è stato un percorso facile quello di Loredana, la sua triste storia è ormai nota ed è un piacere ritrovarla con una bella canzone che, tra le strofe più lente e il ritornello incalzante, riesce ad esaltare la sua interpretazione sempre viscerale e fuori dagli schemi. VOTO: 7,5
Antonella Bucci – Sogni ribelli
“La musica è gioco, è fuoco, cado e mi rialzo sempre“: Antonella Bucci omaggia la musica, vista come una spinta per andare avanti senza arrendersi, guardando alle atmosfere della dance italiana anni ’90 e sfoggiando, così, una veste inedita di sè. Apprezzabile il tentativo di proporre qualcosa di lontano dalla propria comfort-zone e di mostrare sfumature diverse della propria vocalità, meno il ritornello piuttosto piatto per una canzone di questo genere. VOTO: 6
Valerio Scanu – Solo con una parola
Fedele al proprio stile, Valerio è tra le firme di questo brano che invita a trovare la felicità nelle piccole cose e, addirittura, anche in una semplice parola, esaltando così uno dei mezzi più potenti che abbiamo a disposizione: la comunicazione.
Parliamo di un artista che canta indiscutibilmente bene ma la cui vocalità si è sempre un po’ persa tra tante perché priva di grandi peculiarità. La differenza doveva farla, quindi, un repertorio che non ha però mai trovato la giusta e definitiva maturità e questa proposta rivela, finalmente, un passo avanti: perché fa sì emergere tutta la potenza vocale di Scanu, ma denota anche una crescita dal punto di vista autorale. VOTO: 7
Pierdavide Carone – Non ce l’ho con te
È la conferma di un cantautore che, come abbiamo visto in tutto il suo percorso, meriterebbe di essere a Sanremo e non a Ora o mai più: un ispirato brano che riflette sulle dinamiche familiari dove, spesso, le difficoltà, i rimpianti e le parole non dette arrivano a pesare molto più dei bei ricordi, comunque mai pregiudicando l’amore e il desiderio di comprendersi. Pierdavide in purezza: autentico, sensibile e poetico. La speranza è che ora la sua musica venga rimessa in prima fila come merita. VOTO: 7,5
Carlotta – Il bacio
Sono passati oltre vent’anni dal tormentone “Frena” e la maturità dell’oggi si sente tutta in questo brano scritto per Carlotta dal marito Giuseppe Anastasi, in cui il bacio è raccontato come il primo e più importante segnale per capire se ciò che si sta vivendo accanto ad un’altra persona è vero amore oppure soltanto un’illusione, in una narrazione delicata, raffinata e particolarmente adatta all’eleganza di una vocalità che, dopo anni di assoluto silenzio discografico, potrebbe ritrovare la propria strada in questo tipo di dimensione dalle tinte jazz e ricercate. VOTO: 6,5
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