The Soultrend Orchestra

Nerio Poggi: «’Now Imagine’ è la continuazione di una ricerca di sonorità soul e jazz» – INTERVISTA

‘Wiser’ è il primo singolo estratto del nuovo album della Soultrend Orchestra

Now Imagine‘ è il nuovo lavoro discografico della The Soultrend Orchestra, un gruppo di musicisti che difende la musica di qualità, questo lavoro è frutto di anni di collaborazioni tra artisti di diverse provenienze che si mettono assieme in maniera fluida per riportare la musica degli anni ’70 e ’80 che più ci piace. Il nucleo cardine dell’orchestra è formato da Nerio Papik Poggi e da Peter De Girolamo, attorno a loro si avvicendano musicisti appassionati che portano avanti con dedizione un progetto discografico in continue evoluzione.

Wiser‘ è il primo singolo estratto del terzo album appena pubblicato, una storia che racconta, come dice la stessa autrice del testo e interprete del brano, la consapevolezza della crescita e della maturazione che la rende più saggia. Sento Nerio Poggi, cuore pulsante del gruppo, per farmi raccontare com’è nato questo loro ultimo album e come nascono le loro canzoni.

Ciao Nerio, come stai? Come nasce la Soultrend Orchestra?

«Quello della Soldtrend Orchestra è un progetto ampio che va avanti da diversi anni. Abbiamo esplorato principalmente il suono Soul Jazz e Disco, con particolare attenzione alle sonorità anni ’70 e ’80. Ci ispiriamo a leggende come Roy Ayers, George Benson e Donald Byrd, fino ad arrivare all’Acid Jazz di Incognito e The Brand New Heavies. Pensa che il nostro primo album, ’84 King street, del 2017 è orientato in particolare verso il sound Disco, come del resto suggerisce lo stesso titolo, è un omaggio al leggendario locale Paradise Garage di New York, luogo da dove la Disco è stata definitivamente lanciata alla fine degli anni ’70 grazie ai dj David Mancuso e Larry Levan».

Qual è il vostro modo di scrivere?

«Io e Peter De Girolamo siamo in qualche modo al centro del gruppo, mentre io compongo col pianoforte, Peter è un polistrumentista e mi aiuta col resto della composizione. Non è mai facile fare tutto assieme, anche la registrazione dei brani avviene in più tempi: si parte dai ritmici, poi si suonano le armonie con tastiere e chitarre, infine i fiati, gli archi e le voci. È sempre un lavoro molto complesso che richiede diverse fasi».

Com’è nata ‘Wiser‘?

«‘Wiser’ è un brano a cui sono molto legato, è un brano vecchissimo rimasto nel cassetto per diversi anni, pensa che l’ho scritto tra il 1993 e il 94. Questo brano non era mai stato pubblicato, abbiamo scelto una veste più soul, sulla melodia Wendy D. Lewis ha scritto il testo. Parla della consapevolezza, della crescita e della maturazione che ci rende più saggi. Ed è molto bello che questo arrangiamento, scritto trent’anni fa abbia trovato oggi la luce grazie alle parole scritte da Wendy. Lei è straordinaria, ha nel suo repertorio diverse collaborazioni importanti, ha cantato con Jestofunk, Mario Biondi, Mike Francis e Gazzara».

C’è un brano di questo disco a cui sei particolarmente legato?

«È difficile scegliere, forse ‘Wiser’, perché l’ho fatto in tempi in cui non ero nel mercato discografico, faceva parte del repertorio di una band quando non ero ancora un professionista, come ti dicevo è rimasta negli archivi per oltre trenta anni, poi risentendola ho pensato che quei suoni fossero validi».

Come avete concepito questo nuovo album?

«Intanto ti dico che, come il secondo Live For Funk, è prodotto insieme a Peter De Girolamo, si intitola ‘Now Imagine’, è la continuazione di una ricerca di sonorità soul e jazz. Hanno collaborato professionisti del calibro di Alfredo Bochicchio, Massimo Guerra, Simone Talone e le vocalist Laura Lanzillo, Erika Scherlin e Anna Fondi, l’album ha come sempre anche altri ospiti illustri come Wendy D. Lewis, Ely Bruna, Nadyne Rush, Filippo Perbellini, Stevie Biondi e Nicole Magolie alle voci soliste. Abbiamo anche voluto inserire alcune cover: Lost In Music, brano simbolo della Disco targata Neil Rodgers e Bernad Edwards (Chic) reso famoso negli anni ’70 dalle Sister Sledge, e Summer Madness, particolarissimo brano della Kool And The Gang, famoso per la sua atmosfera magica qui resa perfettamente dalle tastiere di Peter De Girolamo e dalla voce di Anna Fondi».

Antonino Muscaglione, nasce a Palermo nel 1976. Da sempre appassionato di disegno, attento a dettagli, per altri, non rilevanti. "Less is more", avrebbe scoperto in seguito, diceva Mies Van Der Rohe. Consegue la Laurea in Architettura nella Facoltà d'Architettura della sua città. Vive in Lombardia, si divide fra progettazione architettonica e insegnamento. Denominatore comune delle sue attività è la musica, da sempre presente nella sua vita. Non può progettare senza ascoltare musica; non può insegnare senza usare la musica come strumento di aggregazione.