Il capolavoro dell’esordio della carriera di Anna Oxa è ancora oggi uno dei suoi brani immortali
Era il 1978 quando “Un’emozione da poco” venne presentata per la prima volta da una giovanissima Anna Oxa sul palco del Festival di Sanremo dando inizio ad una carriera stellare. Quarantasei anni dopo, la stessa canzone è ancora sulla cresta dell’onda e riceve l’ennesimo disco di platino per le oltre 100.000 copie vendute (contando come vendite tanto i download quanto gli streaming secondo l’attuale nota metodologica di FIMI). Copie che, è giusto specificarlo, sono conteggiate dal 2009 ad oggi. Prima di tale data, molte altre centinaia di migliaia di dischi vennero venduti con inciso quello che ad oggi è legittimamente considerato uno dei capolavori della musica italiana.
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La canzone |
Scritta da Ivano Fossati nel testo e da Guido Guglielminetti nella musica, “Un’emozione da poco” segnò il debutto musicale di una Anna Oxa appena sedicenne. A caldeggiare il debutto della giovane artista al Festival fu lo stesso Fossati che per la Oxa, poi, non scriverà più fino al 2010 componendo e duettando con lei in “Tutto l’amore intorno”.
Il tema del brano è quello dell’amore che viene, però, declinato attorno ad una riflessione interiore profonda e seria: “dimmi che senso ha dare amore ad un uomo senza pietà”. L’uomo in questione è uno “che non ha mai perduto”, uno di quelli che non deve chiedere e che vive le emozioni tutte d’un pezzo. Lei, invece, vive l’amore con assolutismo perdendo di vista anche la realtà stessa delle cose e non distinguendo più “la netta differenza tra il più cieco amore e la più stupida pazienza”. Il filone narrativo del brano si conclude, però, con una presa di coscienza: ogni emozione va vissuta come tale senza classificarne il valore in una scala gerarchica che non dovrebbe prevedere, tanto più nell’amore, situazioni non paritarie.
Il passaggio al Festival di Sanremo |
Leggendario fu quel primo passaggio del brano e della sua interprete sul palco del Teatro Ariston per il Festival di Sanremo. Impersonando uno sconvolgente e discusso look punk, Anna Oxa risultò, come poi è avvenuto lungo tutta la sua carriera, l’impersonificazione della trasformazione anche d’immagine mettendosi a disposizione del brano nella trasmissione del suo messaggio più originario e profondo. Consigliata da Ivan Cattaneo, Oxa propose in quel Festival abiti e trucco punk indossando un look definito androgino. Questa scelta si rivelò assolutamente catalizzante d’attenzione ma anche fonte di dibattito sul fenomeno sociale che l’Italia di fine anni ’70 viveva rispetto alle nuove generazioni.
Classificatasi al primo posto della categoria ‘Interpreti’, Anna Oxa arrivò a conquistare il secondo posto finale in quell’edizione del Festival. A vincere furono i Matia Bazar di Antonella Ruggero con il brano “… e dirsi ciao”. Il successo fu, comunque, immediato e continuativo rendendo da subito “Un’emozione da poco” un sempreverde della carriera della Oxa e un brano immortale nella storia della musica italiana.
Numerosissime sono state, negli anni, le reinterpretazioni del brano ma è stata la stessa Anna Oxa, sul palco del Festival di Sanremo 2023, ad offrire la chiave di lettura più originale del suo stesso successo. In una dimensione orchestrale rivista e riattualizzata nei suoni, l’interprete ha offerto una versione caratterizzata in due metà: a un’introduzione cantata fa eco una coda strumentale in cui anche la voce si fa strumento con vocalizzi e suoni che raccontano senza utilizzare la parola. Una prova di come una canzone che ha raccontato tanto possa continuare a farlo rivivendo di nuovi elementi.
Grandissima Anna Oxa, ennesimo disco di platino per una canzone fantastica, Un’ emozione da poco, che è tra le migliori se non la migliore in senso assoluto di tutta la storia del Festival di Sanremo.
Quando assistetti al suo debutto fui letteralmente travolto dal suo personaggio, dalla sua voce, dalla sua presenza scenica.
Una cantante così eccezionale meriterebbe assai più rispetto dall’ industria discografica e soprattutto dai giornalisti musicali che l’hanno sempre ostacolata.