Red Valley 2024
Red Valley 2024 - Chiusura

Red Valley 2024, non è mancato nulla: sole, pioggia, entusiasmo, tanta musica (soprattutto trap) e qualche sorpresa – RACCONTO EVENTO

Con numeri sempre più crescenti, si è conclusa l’ottava edizione del Red Valley Festival (RVF) che al termine dei quattro giorni di musica, dalle 18.00 fino al coprifuoco delle 05.00 ha ospitato tutto all’aperto nell’Olbia Arena 118175 spettatori complessivi arrivati da tutte le parti della Sardegna e non solo, magari approfittando del periodo vacanziero. Non bisogna dimenticare che per molti, soprattutto residenti sull’Isola, eventi del genere sono forse l’unica occasione per vedere così da vicino i propri idoli, oltre 50 in questo RVF  2024.

Anche in questa edizione, molto spazio dedicato alla musica trap, rap e hip hop: da Tony Effe a Fred De Palma, da Rose Villain ad Anna, Geolier e Sfera Ebbasta per concludere con i Club Dogo, Guè, Jake La Furia e il produttore Don Joe riuniti per far impazzire i tanti fan arrivati apposta per loro e ripercorrere i brani che hanno fatto la storia.

14 AGOSTO – RED VALLEY 2024

La prima serata, subito caratterizzata da tanta musica urban è iniziata a scaldarsi con Digital Astro, Kid Yugi e poi Drillionaire in console che ha ricordato a tutti quanto sia sconfinata la produzione di basi: tutto questo ha preceduto il rapper romano Gemitaiz – tantissimi cantavano a memoria – per poi passare da un romano ad un altro con il primo grande artista atteso, Tony Effe con i suoi brani d solista e quelli della Dark Polo Gang; nel finale, Tony ha chiamato sul palco qualche ragazzo che indossava magliette del Brasile e della Roma per concludere con Sesso e samba. A seguire, l’altrettanto atteso Ghali con i suoi primi e i più recenti successi: applausi continui del pubblico emozionato, in particolare quando nel medley dell’italo-tunisino c’è la cover di Italiano vero di Toto Cutugno, come accaduto a Sanremo 2024.

Per quanto riguarda gli ospiti internazionali, tra un suo successo e l’altro, il rapper statunitense Macklemore ha lanciato diversi messaggi: dalla situazione in Palestina (come fatto anche da Ghali), “durata fin troppo” e allo stop di tutte le situazioni conflittuali “che non dovrebbero accadere” presenti nel mondo, sottolineando quanto sia bello “essere se stessi”, indipendentemente da “orientamento sessuale, genere, età, credere in un Dio o meno, forma del corpo, come si è vestiti”. Anche con lui, coinvolgimento del pubblico e un ragazzo di Cassino e una ragazza di Cagliari chiamati ad una “sfida” on stage. Senso finale: nessun vincitore e nessun sconfitto, essere autentici e mostrare ciò che si è.

La prima sorpresa del Red Valley 2024 arriva dopo la mezzanotte: non atteso in scaletta, riecco Lazza che torna con piacere dopo la scorsa edizione. «Grazie per non esservi dimenticati di me», «Si vedeva che mi mancavano i tour e avevo voglia di tornare», ha detto il rapper milanese che ha sfruttato ogni secondo a sua disposizione per infiammare e trascinare l’Olbia Arena. Tutti stupiti quando Lazza indica qualcuno del pubblico per cantare con lui qualora se la sentisse e sotto il cappuccio c’è Anna che alla fine saluta e dà l’appuntamento con i fan due giorni dopo.
L’ultima grande hit, BBE, verrà poi cantata anche in quell’occasione e questa volta è veramente qualcuno del pubblico a salire sul palco per duettare con lei in un momento che difficilmente verrà dimenticato.

Altro momento atteso è stato quello del ritorno di Gigi d’Agostino: acclamato dal calcistico “C’è solo un Capitano”, il dj ha regalato oltre novanta minuti dei suoi remix per poi concludere, inevitabilmente, con la sua L’amour toujours. La parte finale della prima serata continua con la dance, stavolta virando sull’elettronica e il secondo ospite internazionale, la dj belga Charlotte de Witte. Come in quasi tutte le serate, si conclude con il dj Damianito (che apre, si esibisce negli intervalli come Dodoj, Samuele Brignoccolo, Ale Basciano e/o chiude) oppure tanta house/techno nei vari dj set: il bosniaco Solomun nella terza e la chiusura del Festival con Salmo.

15 AGOSTO – RED VALLEY 2024

A Ferragosto, tanta varietà: si passa dai Santi Francesi, vincitori della sedicesima edizione di X Factor ai tormentoni de Il Pagante, alle sonorità rap/latine di Fred De Palma e al Teenage Dream con le più grandi sigle di successo dei cartoni animati, telefilm ’90 e soprattutto 2000. Siccome mancavano 132 giorni a Natale, perché non chiudere con All I Want For Christmas Is You di Mariah Carey?

In tema di sensazioni e ricordi, dopo la preparazione della scenografia, ecco Max Pezzali e i suoi brani cantati da tutte le generazioni, sia da chi ha vissuto quegli anni ma anche da tanti giovani che ancora non erano nati: prima, però, Ariete, Rose Villain, Tommaso Paradiso che si è goduto la Sardegna tutta la settimana e Gazzelle, legato invece sentimentalmente all’Isola per via della fidanzata sarda alla quale ha dedicato La prima canzone d’amore, uscita nel 2023. In chiusura, la dj russa Anfisa Letyago e il dj set di Andrea Damante e Damianito.

16 AGOSTO – RED VALLEY 2024

Nel giorno 3, torna dominante il trap: ricco antipasto con Mecna, il romano Ludwig e il suo repertorio pop, dance, urban spopolato tra i social, il produttore Shablo, il flow de Il Tre e del padovano Tony Boy per poi lasciare il palco, uno dietro l’altro ad Anna, Geolier (bis del successo sanremese I p’ me, tu p’ te, una in chiusura), Sfera Ebbasta (brani da solista più i due singoli con Geolier e Ghali) spinti da giovanissimi scatenati che praticamente cantavano ogni parola con loro.

17 AGOSTO – RED VALLEY 2024

Nell’ultima serata, tra gli artisti c’è Sarah, giovanissima vincitrice dell’ultimo Amici: il rapper torinese Diss Gacha è tra i primi ad esibirsi, seguito da Rhove e un cambio di sonorità con il rock dei perugini Fast Animals and Slow Kids. Parte centrale del 16 agosto con i big, Annalisa che ha chiuso il tour Tutti nel vortice (qui il racconto nella serata dell’Arena di Verona), contenta di averlo fatto in Sardegna dove mancava da tanti anni; grande amore ricevuto anche da Irama, che promuove il Red Valley: “Servirebbero più festival così, troppo pochi, generi diversi ma in comune c’è il riempire le piazze”; i suoi brani più rockeggianti e altri più romantici attesi dai giovani (e da qualche mamma) anticipano il mix rap/pop di Coez & Frah Quintale.

Prima della chiusura a notte fonda con Salmo, padrone di casa, o meglio “figliol prodigo” citando Noyz presente affianco a lui, i già citati Club Dogo.

L’ESPERIENZA ALLA OLBIA ARENA

Complice purtroppo una minore libertà di spostamento rispetto a fotografi, media o altre figure, nell’area concessa la visuale era buona d’insieme ma lontana dal palco, così abbiamo alternato momenti nella parte superiore della Vip Lounge, area rialzata senza posti a sedere ad altri in mezzo al pubblico dove si coglie appieno la passione e l’entusiasmo soprattutto di giovanissimi che sparavano a memoria le strofe dei vari artisti trap e saltavano quasi senza sosta, sfidando anche la fatica e il caldo. A proposito delle temperature, in questa edizione 2024 la pioggia è arrivata sorprendentemente anche in due occasioni (in particolare nella serata del terzo giorno), una prima volta aumentando l’afa e un’altra invece rinfrescando l’aria rendendo più piacevole la serata.

La stanchezza, poi, evidente alla fine di ogni serata: il lungo deflusso e le stazioni invase da una marea di ragazzi stesi ovunque in attesa del treno per tornare a casa, il tutto sotto l’occhio dell’assistenza ferroviaria e delle forze dell’ordine. Per ricominciare, poi, il giorno successivo.

Giornalista pubblicista e laureato magistrale in "Editoria e giornalismo", triennale in "Lingue e comunicazione", appassionato nel raccontare eventi di spettacolo soprattutto da inviato, musica, calcio, tecnologia e viaggi